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Dario Minieri: “Quanta differenza dal Dario del 2007”
Acchiappo Dario Minieri durante la seconda pausa del Day 1C del Main Event WSOP. “SuperNova” è soddisfatto dei primi due livelli, lo stack è quasi raddoppiato rispetto alla partenza, e ce ne andiamo fuori a chiacchierare per i venti minuti di riposo prima di ulteriori due ore di gioco.
Vederlo in formissima, schierato al Main Event e superconcentrato sul suo gioco, dopo un’estate WSOP con risultati importanti come l’ottavo posto all’evento Pot Limit Hold’em, mi fa venire in mente una sola domanda: quanto è diverso il Dario Minieri del 2013 da quello che vedevamo chipleader del Main Event WSOP 2007, 350 left, arrotolato nella sciarpa della Roma?
“E’ cambiato tantissimo“ mi spiega Dario. “Sono cambiato io come giocatore, ho sei anni di poker giocato in più sulle spalle, e fidati, non sono pochi. Mi sono serviti per acquisire più consapevolezza nel mio gioco, più maturità, ma soprattutto tantissima calma, una tranquillità estrema. Sto affrontando questo Main Event come gli altri tornei WSOP, con tanta rilassatezza che mi porta a giocare il mio poker migliore.”
Ma se il Minieri del 2013 si ritrovasse nella situazione di quello del 2007, giocherebbe nello stesso modo? “Magari mi ritrovassi di nuovo chipleader 350 left! (risate) Comunque cambierebbe davvero tutto, credo che giocherei davvero poche mani nello stesso modo. E non perché in generale il mio stile di gioco si sia modificato molto rispetto ad allora, ma perché ho acquisito un modo totalmente differente di analizzare ogni situazione durante il torneo, mentre gioco penso in un altro modo rispetto a tanti anni fa. Rigiocherei diversamente anche il torneo dove ho vinto il mio braccialetto nel 2008, e magari non andrebbe così bene, o magari ne andrebbero bene altri dove invece sono stato eliminato!”
C’è però una cosa che proprio Dario non riesce a cambiare. Mentre siamo fuori a parlare, si avvicina Joseph Cheong a “scroccare” una sigaretta e scambia due battute con noi, poi ci saluta. E Dario mi dice: “Wow, questo è veramente forte. E’ uno dei più forti di tutti. Ha seven-bettato all-in 3 left al tavolo finale del Main Event con un Asso e una carta a caso che non mi ricordo nemmeno. Wow.” E intanto che mi racconta quella mano, gli si illuminano gli occhi: è in questo genuino entusiasmo che Minieri non cambierà mai.