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Mostro o non mostro? Mano incredibile al Main Event WSOP!
65 giocatori rimasti al Main Event WSOP 2013, i player hanno già tutti più di 100.000 $ in tasca, e l’atmosfera è tesissima. Tutti super concentrati, attenti a non commettere nessun tipo di errore… eccetto un giocatore, che risponde al nome di Jay Farber.
Momentaneo chipleader del tavolo di Andrea Dato, Farber viene coinvolto in un’action che ha dell’incredibile per essere a questo punto del torneo più importante al mondo, e per giunta al primo livello della giornata, un momento in cui teoricamente la stanchezza non è alle stelle.
Sui bui 25.000/50.000, da early position Jonathan Jaffe apre a 100.000, e Noah Schwartz da bottone decide di mettere in mezzo tutto il suo stack, di dieci bui circa. Jay Farber da grande buio decide di fare call… e gira le sue carte mostrando un Asso e un otto, nonostante ci sia ancora l’original raiser a dover parlare dopo di lui!
Farber si rende conto dell’errore dopo pochi secondi e torna a voltare le carte a faccia in giù, per poi mettersi le mani in faccia, disperato per il suo stesso sbaglio. Jaffe ci pensa un po’ e decide di mandare i resti, e Farber folda alzandosi istantaneamente dal tavolo e mettendosi a parlare da solo mentre passeggia nervosamente per la sala con le mani nei capelli: “Non avrei mai chiamato se avessi saputo che c’era ancora lui dietro!”
Jaffe ha azzeccato la lettura: ha repushato con 44, sapendo che Schwartz poteva aver messo i resti con un Asso, e avendone visto un altro in mano a Farber. Schwartz infatti gira AK, ma per sua fortuna trova un altro K al turn e rimane in gara.
I guai, però, non sono finiti per il povero Jay Farber: oltre ad aver perso mezzo milione di chip dandosi del cretino da solo, il direttore del torneo Jack Effel lo prende da parte e gli comunica che riceverà anche un giro di penalità per aver mostrato le carte quando l’azione non era ancora completa. E lui non obietta: si limita a scuotere la testa sbuffando, arrabbiato con se stesso.