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La pazienza è la virtù dei campioni
“La caduta degli Dei”. Così titolava la “Gazzetta dello sport”, qualche anno fa, in seguito all’eliminazione dalla Champions League del Milan in cui partiva superfavorito contro il Deportivo La Coruna.
Nel poker, per fortuna, non possono esistere titoli così clamorosi. Certo, fa sempre un po’ impressione quando un atteso protagonista esce tra i primi, quando ci si aspetterebbe di vederlo arrivare in fondo.
Qui alle PLS, ad esempio, hanno lasciato un po’ basiti le premature eliminazioni di “top player” nelle primissime fasi: Alessandro “Desmodavid” Pastura, Riccardo “Lucky” Lacchinelli, Flavio “Confiteor” Zumbini erano attesi protagonisti del late stage del torneo e invece hanno ‘bustato’ molto presto.
In contrapposizione alla delusione per l’uscita dei nostri conosciuti beniamini, a volte si evidenziano inattese storie che lasciano il sorriso e, in fondo, ci fanno amare ancor di più il nostro gioco.
E’ il caso del grande, grandissimo Igor Cassina, che certo uno sconosciuto non si poteva definire, ma nel mondo pokeristico era certamente solo “uno dei tanti”, visto che disputava il secondo torneo della sua vita, e mostrava – con genuina inesperienza e tanta tanta modestia – più di qualche perplessità su terminologia, tattica e regolamento del Texas Hold’em.
L’olimpionico di Meda, medaglia d’oro ad Atene 2004, con uno stile ipertight, un pizzico di fortuna (e molta umiltà nel chiederci delucidazioni ogni qual volta non capiva qualcosa) è riuscito ad arrivare in 25esima posizione su oltre 350 partecipanti: chi vive di questo gioco, sa di poter dire che è un “mezzo miracolo” pokeristico.
Perchè è una bella storia?
Perchè nessuno di noi, probabilmente, potrà arrivare a vincere una medaglia d’oro alle olimpiadi; ma con educazione ed umiltà, oltre a molta molta pazienza (e una piccola spintarella dalla Dea bendata, che occorre sempre) c’è una davvero una chance per tutti!