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Antonio Buonanno riscrive la storia del Poker italiano: è suo l’EPT Grand Final di Montecarlo
Un successo che mancava da troppi anni. Un trionfo voluto, sofferto, sudato. Una nazione intera a tifare da casa, come se davvero giocasse la nazionale. Sei anni dopo Salvatore Bonavena a Praga, un altro italiano è riuscito a salire sul tetto d’Europa: il suo nome è Antonio Buonanno, 48 anni da Caserta, che dopo un tavolo finale epico si è assicurato l’EPT Grand Final di Montecarlo incassando, oltre all’ambita picca, 1.240.000€ di prima moneta.
Solamente alle 07.00 di questa mattina l’Italia del poker è potuta esplodere in un grido di liberazione: l’A4 di Antonio Buonanno prevaleva sul K7 di Jack Salter e dopo oltre 8 ore di heads-up metteva a fine ad un tavolo finale da oltre 16 ore di gioco.
E’ stata una giornata di quelle che ricorderemo a lungo: era questo il momento perfetto per mettere un nuovo timbro azzurro sulla scena europea. Ci era andato già andato vicinissimo Giacomo Fundarò, che in quel di Sanremo si era dovuto arrendere solamente a Vicky Coren. E per un attimo sembrava dovesse svanire anche questa volta, ma perdere nuovamente contro gli inglesi sarebbe stato troppo.
La giornata, effettivamente, non sembrava promettere affatto male: Buonanno raddoppiava subito ai danni di Salter, per poi fare fuori l’americano Kenny Hicks in coin flip: 10 – 10 dell’azzurro e A – K per lo statunitense che nulla può su board 936 Q3. Escono poi il tedesco Von Toperczer, lo svedese Karlsson e il colombiano Roca.
La svolta arriva dunque a tre left quando Antonio rifiuta un deal con il tedesco Moennig e l’ingelse Salter. Passano meno di cinque mani e l’azzurro fa fuori Moennig dominando il suo A5 con AK:
Prima dell’heads-up, parte una nuova “contrattazione” che vede Antonio assoluto protagonista. L’azzurro, con un inglese quantomai maccheronico, cerca di convincere Salter a dividere alla pari. Gesticola, prova a farsi capire (appare anche un’interprete), ma dopo circa un quarto d’ora di discussioni è questa volta il britannico a rifiutare l’accordo.
Si comincia a giocare e Buonanno, grazie anche a delle ottime starting hand iniziali (nelle primo 80 mani vedrà quattro volte A – A, tre volte A – K e una volta K – K), si dimostra pienamente all’altezza. Salter dal canto suo risponde e per tutta la prima parte il testa a testa vivrà una lunga situazione di stallo.
La prima mano a rompere l’equilibrio è quantomeno insolita: su blinds 100.000/200.000 apre Salter con AQ a 415.000, tribet di Buonanno a 1.000.000 con A9, 4-bet di Salter a 2.225.000 e call di Antonio. Flop 356, donkbet di Buonanno a 1.500.000 e push del britannico, con il nostro alfiere costretto a foldare.
Buonanno si accorcia dunque sensibilmente fino a ritrovarsi con soli 13bb quando arriva il primo showdown: il casertano openpusha con K2 e viene snappato da A9. Il flop è anonimo, ma al turn scende un 2 che consegna il piatto all’azzurro dopo river blank.
Dobbiamo aspettare altri 20 minuti e arriva il secondo double up che lo rimette pienamente in corsa: apre Salter, tribet di Antonio, push e call. Allo showdown siamo al 30%, ma…
Scendiamo nuovamente, ma l’ennesima rinascita è dietro l’angolo. Pirotecnico il coin flip che ci riporta sopra nel count: AK per Buonanno, 1010 per Salter. Il flop JQK è da urlo. Il turn 7 è un blank mentre il river è un 10 che inganna tutti: il set di Salter risulta infatti impotente dinanzi alla scala dell’italiano.
Nel frattempo abbiamo già superato le 6 ore di heads-up. Ma si va avanti. 7 ore, 8 ore. I duellanti raggiungono il livello 150.000/300.000, record assoluto di ogni EPT. Gli stack si assottigliano e i due giocano per soli 30 bb a testa.
Arrivano le ultime due mani chiave: Salter limpa K – Q e Antonio bussa con 10 – 5. Doppio check su flop Q55. Check – raise di Buonanno su Turn 10 per il call di Salter. 8 river e push di Buonanno. L’inglese tanka 8 minuti e muore con le carte in mano sul countdown del floorman.
Eppure non c’è nemmeno il tempo per rammaricarsi: la mano seguente apre Buonanno, all-in per Salter e call azzurro. Goal dell’Italia, Inghilterra battuta. Il resto è già storia.
1° Antonio Buonanno 1.200.000€
2° Jack Salter 765.000€
3° Malte Moennig 547.000€
4° Mayu Roca 419.000€
5° Magnus Karlsson 332.000€
6° Sebastian Von Toperczer 258.300€
7° Kenny Hicks 188.500€
8° Sebastian Bredthauer 128.800€