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Antonio Bernaudo: radiografia di un Hero Call al WPT National
Da quando esiste il poker, ci sono mani che sono destinate a fare discutere molto. Una di queste è accaduta proprio oggi pomeriggio al Casinò di Campione d’Italia: un hero call con Asso alta di Antonio Bernaudo contro Giuseppe Di Bella, avvenuto durante il day 2 del WPT National 900. Un call che ha esaltato molti, dove invece alcuni altri sono rimasti perplessi.
Abbiamo quindi deciso di rubare qualche minuto ad una pausa dello stesso poker pro campano, per farci raccontare il suo thinking process e tutte le ragioni che lo hanno portato a prendere questa decisione.
E come spesso accade nel microcosmo dei poker pro, si è creata una discussione molto accesa tra i sostenitori di una o dell’altra tesi.
Antonio Bernaudo la sua mano la spiega così.
“Innanzitutto va detto che avevo questo giocatore al tavolo da 4 livelli, quindi 4 ore piene in cui ho incamerato tutte le info necessarie per tenere la condotta nella mano in questione”, esordisce Antonio.
PRE-FLOP
“Quando apre decido solo di giocare senza 3-bettare, perchè lui è decisamente aggro in queste situazioni e non ho alcuna convenienza a gonfiare il piatto ora.”
FLOP
“Non posso mai foldare su J 7 2 con asso alta, anche perchè lui c-betta il 100% dei flop in cui è l’aggressore pre.”
TURN
“Quando checka, inizio ad escludere tutta la roba che crusha il mio range (AK, KQ, K10, A9, K9 etc), che avrebbe certamente second-barrellato. Non ha proprio range di check-raise, anzi posso dire che non ha il check-raise nel “repertorio”, perchè preferisce condurre lui l’azione. Inoltre sono certo al 100% che lui second-barrelli tutti i draw che prende qui, sia di colore che di scala, perchè ama buildare i pot per poi farseli pagare quando chiude.”
RIVER
“Al river lui sta sfruttando al massimo la fold equity, ma ai miei occhi non rappresenta niente, anche perchè io ho due blocker fondamentali come l’asso per il colore nuts e l’8 per diverse combo di scala. L’unica cosa di cui potrei preoccuparmi è un eventuale 3 preso per caso al river e trasformato in bluff. In ogni caso non penso veramente mai al fold, e l’unica alternativa possibile al call sarebbe l’allin con cui gli farei foldare robaccia come quel 3 di cui parlavo prima.”
Mentre stiamo intervistando Antonio, si avvicinano diversi amici e colleghi a dire la loro. Il più contrario di tutti è Carlo Savinelli, che con questo giocatore ha una nutrita history ai tavoli di cash game e, su questo spot, è di avviso diametralmente opposto a quello di Bernaudo.
“E’ troppo marginale, magari ha preso un pezzo di board e ti fa una mossa a caso. Ci ho giocato molto a cash e posso dire che ogni tanto fa queste overbet stizzite, mosse magari dalla rabbia di non avere ricevuto sufficiente action. Il problema è proprio qui: secondo me gioca uguale tutto il fantatop range che ha lì, una mossa così la fa anche con set o colore.
Poi ok, non è una scelta certa, sui marginali uno può vederla in un modo e uno in un altro. Ripeto, quello che non mi convince è proprio il fatto che con il grosso del suo range, soprattutto con quello che crusha la mano di Antonio, lui fa la stessa cosa. Sei stato fortunato.”
Altri pareri su questo call:
Enrico Mosca: “situazione difficilissima e call affascinante, ma sono d’accordo con le ragioni di Savinelli.”
Domenico Drammis: “con il blocker a cuori metto, senza cuori penso di foldare.”
Gianluca Petrone: “io la gioco come l’ha giocata Berny.”
E voi cosa ne pensate?