EPT Pokerstars Londra – Max Pescatori eliminato manca il Tavolo Finale

Arriva anche questa volta il Day3 che come si sa è quello che ti può spedire in Paradiso o rimandarti a casa con tanti rimpianti. Chi arriva a questo punto storicamente è già a premio e dopo la paura della bolla ha ripreso colore e velleità di vittoria.

C’è chi ci è arrivato comodamente e chi è corto o ha dovuto soffrire per ore per rientrare da un brutto colpo subito. Ma la struttura è ancora straordinariamente giocabile ed è solo “Prince of Poker” Scotty N’guyen ad essere corto sotto le 40.000 chips a causa della coppia di Assi scoppiata clamorosamente ieri in finale di giornata.

E infatti è lui ad uscire dopo pochi minuti applaudito da tutti gli altri players per lo straordinario livello di gioco espresso in carriera.

Anche la Press Room si alza in piedi e gli tributa il meritato saluto, essendo da tutti riconosciuto come Principe anche di gentilezza e disponibilità verso tutti.
Tenete solo conto del fatto che con tutti gli impegni e le richieste di interviste da cui viene letteralmente bersagliato ogni giorno trova comunque il tempo sempre di fermarsi a scherzare con noi rispondendo anche alle domande del nostro collega Rudy.

Stessa risma di Barry Greenstein ( stiamo parlando dei mostri sacri di questa specialità) che anzi non vede l’ora di chiacchierare amabilmente con tutti i giornalisti. Dovrò riconsiderare notevolmente la mia scala di idoli pokeristici ritornando da questa trasferta londinese.

Phil Ivey? Alla richiesta di intervista da parte di un collega risponde tutto scocciato di mostrargli l’accredito stampa premettendo che non ha comunque tempo. Chiaro il concetto?
Data la premessa è la giornata di Max Pescatori e in qualche modo bene o male lo sarà…
Si parte in trentadue giocatori e Max ha già dimostrato nelle giornate precedenti che lui di piazzamenti, per quanto alti siano, non sa cosa farsene.

Non alza mai il piede dall’acceleratore e quando il piatto gli interessa non vuole sentire ragioni di convenienza o meno nel foldare considerando gli stack più bassi al tavolo. Prima perde rocambolescamente un coin flip con Gjasdel con 9 9 contro A Q dell’avversario che chiude colore all’ultima carta.

Poi raddoppia clamorosamente ai danni del turco Ylmaz. Dopo una serie di controrilanci si va ai resti pre-flop.
K Q per l’arabo e coppia di 8 per il “Pirata” nazionale. Q al flop e…miracoloso 8 al river che lo spedisce tra i leaders del torneo con oltre 500.000 chips. Da quel momento un po’ di saliscendi condito da un paio di player-out arriva la mano drammatica con Michael Martin ( già tavolo finale a Montecarlo eliminato dal nostro Luca Pagano) che è l’altro deep stack del tavolo.

Max rilancia a 29.000 prontamente chiamato dall’americano. Flop A K J e bet 40.000 dell’azzurro con instant call di Martin. Turn: 9 e sulla bettata di 60.000 si va per entrambi ai resti. Pescatori chiama girando orgoglioso il suo set di “Kings” che però non sono incredibilmente sufficienti..Michael ha tris d’Assi e i sogni azzurri di portare a casa la coppa anche questa volta si infrangono prematuramente.
Quindicesimo e con una mano imparabile che si fa comunque fatica a digerire.
Il seguito è storia di normale routine. Benyamne esce 12° e quando si arriva in 9 si crea il classico tavolo finale che dura più del previsto, con colpi di scena, degni del miglior Hitchcook. Il polacco Horecki si salva con Q-9 in all-in preflop contro A-A di Strassman grazie a un doppio 9 al turn e river. La disperazione sale tra i blogger, ma per fortuna ci pensa Liu a eliminare con K-K contro A-J l’ostico ma simpatico Eris Sjodin che chiude 9°. Michael Tureniec chiude con la leadership a 1.331.000 chip, seguito a ruota proprio da Eric Liu con 1.308.000.
Il Final table parte alle 13.30 ora locale di domenica.

Federico Righi

©Italiapokerclub.com 2008

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