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WSOP – Dario Sammartino chiude sesto al PLH da 10.000$, Shaun Deeb conquista il braccialetto!
Ci avevamo creduto in tanti, forse anche più del dovuto.
Bissare il braccialetto di Max Pescatori a così pochi giorni di distanza sarebbe stato memorabile, ma la fortuna ci ha voltato le spalle sul più bello.
Esattamente quando doveva stare immobile e limitarsi ad osservare, la dea bendata ha deciso che per il nostro Dario Sammartino era il momento di salutare tutti e chiudere in sesta posizione.
Come in quel maledetto spot contro Urbanovich al tavolo finale dell’High Roller di Montecarlo, nel quale Sammartino ha fatto sognare un’intera nazione.
Le carte non hanno mai sorriso al player napoletano, costringendolo ad inventarsi giocate come quella 3-bet con 5 e 2 off suited contro il chipleader al tavolo Shaun Deeb.
Dopo ore di attesa arrivano i “Kings”, in tutto il loro splendore e in una situazione cruciale, quando i blind a disposizione sono poco meno di una decina.
Il resto viene da sé: Sammartino e Deeb finiscono ai resti e lo statunitense trova un magico Quattro al flop che trasforma in set la sua “coppietta”.
Una picca al turn regala a Dario qualche speranza di chiudere un colore fino ad allora impensabile, ma non è la serata giusta, almeno per noi.
Il Tre a cuori completa il board e pone fine alle ambizioni iridate di Sammartino, che dal canto suo ce l’ha messa davvero tutta.
I sogni di gloria però non tramontano certo con un cooler sfortunato: Dario ci riproverà, ne siamo certi, e passerà a riscattare il pegno con la fortuna in un’altra occasione, chissà magari proprio a novembre.
E ora andiamo a vedere nel dettaglio i momenti cruciali di questo final table, cominciato ufficialmente dopo l’eliminazione di Tom Marchese che saluta tutti con A 9 schiantandosi contro A K di Sam Stein. Il board recita K Q 2 10 6 e ufficializza il nome dell’uomo-bolla che porta a casa 24.412$.
Il primo eliminato del tavolo finale è Jason Koon per 29.911$. Dopo aver perso gran parte dello stack con K-K contro A-A, si trova ai resti contro Shaun Deeb che chiama il suo A Q con K K e lo elimina.
Ottava posizione per Ismael Bojang, anch’esso alle prese con i “Kapponi”. L’austriaco finisce ai resti con A K[f[ contro Paul Volpe e il board 9[q[ 5 Q 8 2 non gli sorride. Bojang porta comunque a casa una moneta da 37.227$.
Mezz’ora dopo è il turno dell’unico lituano in gara, Kristijonas Andrulis. Rimasto con 7 blind va all-in con K J ma non sceglio il momento migliore dato che Paul Volpe si trova A Q in mano. Il flop J 7 4 sembra sorridergli, ma il turn Q spegne le speranze e il 10 al river completa l’opera. Andrulis si accontenta di 47.061$ di premio.
Bisogna attendere un’altra mezz’ora per la successiva eliminazione, quella del nostro Sammartino. Dario finisce ai resti con K K per 158.000 chip quando i bui sono arrivati a 12K/24K e Shaun Deeb con 4 4 non può far altro che chiamare. Il board presenta A 4 10 7 3 e Sammartino esce sesto per 60.545$.
Subito dopo arriva uscita di scena di Greg Merson, altro “superduro” al tavolo, per 79.182$ di premio. Paul Volpe mette Merson ai resti con A Q il quale si trova costretto a chiamare con K J non avendo più tante chip a disposizione. Sul board 10 8 5 7 2 non trova nessun aiuto e la sua corsa termina qui.
Che si tratti della serata di Shaun Deeb lo si era già intuito, e un’ulteriore conferma arriva dall’eliminazione di Sam Stein per 105.364$. Deeb chiama il suo all-in con 9 9 trovandosi davanti 10 10 dell’avversario, ma sul board succede un altro miracolo: 9 2 A Q 3 e anche Stein è sistemato.
La situazione si stabilizza nella fase 3-handed che dura diverse ore, finché Jason Les non soccombe contro Paul Volpe. I due finiscono ai resti preflop con A 9 per il primo e A 10 per il secondo: il board 7 7 A J 10 regala un dispiacere a Les e manda Volpe all’heads-up finale.
Il testa a testa dura davvero poco, perché Volpe decide di inventarsi una triple barrel in bluff nel momento peggiore, ovvero quando Shaun Deeb si trova con due Assi in mano e uno sul flop. Paul Volpe in bianco totale con 9 6 spara tre pallottole sul board A 5 2 7 5, l’ultima delle quali lo costringe a mettere tute le chip al centro.
Dal canto suo Deeb non può far altro che chiamare tutte le strade con A A e portare a casa senza sforzo alcuno il braccialetto.
A dirla tutta Volpe rimane con qualche chip in gioco, questione di spicci. Dopo due double-up consecutivi in all-in automatico, perde il terzo showdown: 7 2 contro A 8 di Deeb su board 2 5 8 A K.
Shaun Deeb conquista il titolo e i 318.857$ di prima moneta, mentre a Paul Volpe vanno 197.048$ e la consapevolezza di aver gettato alle ortiche un’occasione irripetibile.
Ecco il payout finale: