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WSOP – Sfuma il sogno del braccialetto per gli italiani al Bounty, Lindop campione dell’evento #59!
L’evento che ha tanto deluso Giuliano Bendinelli, uscito in 13esima posizione dopo un Day 2 da favola, ha da qualche ora il proprio padrone.
Il torneo numero #59 delle annuali World Series of Poker, il 1.500$ no limit hold’em, lo ha vinto nella nottata italiana il professionista britannico Alex Lindop (531.037$), il quale ha avuto la meglio in heads up sul transalpino Aurelien Guiglini (330.578$), ovvero il ‘giustiziere’ del player genovese.
Terzo posto ancora per la Francia. Si è piazzato infatti sul gradino più basso del podio Yorane Kerignard (229.787$), mentre ha deluso Haixia Zhang (165.492$), chipleader all’inizio della fase four-handed.
Così è andata l’azione nella mano decisiva. Completa Lindop da bottone con 4-3 off, checka Guiglini con Q-5 off. Il flop recita 4 5 3, il francese punta 225.000 e il britannico si limita al call. Il turn è il 3 di quadri, Guiglini fa una second-barrell da 425.000 e Lindop opta nuovamente per il call. Il river è la donna di cuori, Guiglini bussa, Lindop shova e riceve il call, perdente, dell’avversario. Full contro doppia coppia.
Evento #62 1.500$ Bounty no limit hold’em (iscritti 2.178 – montepremi 2.940.300$)
Ultimi livelli di giornata devastanti per i colori azzurri. Non vedremo di nuovo ai tavoli, per cercare di portare a casa braccialetto e 333.351$ di primo premio, nessuno degli italiani.
Il primo a uscire nel corso del Day 2 è stato Massimo Mosele, 175° per 1.832 dollari, poi è stata la volta di Giovanni Di Donato, bravo comunque a entrare nei primi 100. Ha chiuso al 75° posto per un incasso di 3.276 dollari.
Nulla da fare anche per Alessio Fratti (in copertina), out in 43° posizione per 6.386$, e per Matteo Di Persio, eliminato al 36° posto per 7.756$ e tanta amarezza per un sogno sfumato.
Ha chiuso in testa, comunque, il Day 2 (34 left) il ceco Vojtech Ruzicka con 2.115.000 chips, nettamente davanti a Jack Duong con 1.139.000 e all’irlandese Peter Murphy con 747.000.
Ancora in gioco, tra gli altri, gli olandesi Ruben Visser, 17° con 427.000, e Govert Metaal, 27° con 231.000.
Ognuno ha garantiti almeno 7.756 dollari.