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EPT Montecarlo Day 5 – Nicolas Chouity vince il Grand Final dell’European Poker Tour
MONTECARLO – Nessun italiano al tavolo finale, ma lo spettacolo non manca di certo: Andrew Chen, Josef Klinger, e Nicolas Chouilty, qualificato PokerStars che approda al tavolo finale da chipleader e controlla il tavolo fino ad alzare la picca più ambita d’Europa.
Nicolas parte al comando di questo tavolo finale con ampie possibilità di bullare: oltre dieci milioni di chip per lui, un grandissimo vantaggio, visto che il secondo, Andrew Chen, ne ha meno della metà: 3.670.000. Tutti corti, quindi, e Thomas Kremser da il via: Livello 29, ante 10.000, bui 40.000-80.000.
Nelle prime fasi di gioco si verifica un periodo di stallo, il chipleader dall’alto della sua pila si gode un pò di azione fra i pesci piccoli del tavolo, cioè tutti gli altri, e quando decide di muoversi lo fa in modo abbastanza rilevante: si appoggia da buio su un’apertura di Guerfi, setta con la sua coppia di 8 al flop 8 3 4 e la gioca in slowplay: check, check, 4 al turn, il francese punta 310.000 e Chouity va a vedere il river, K; perfetto: Guerfi ha Asso-Kappa, coppia alta, quindi ne mette dentro 785.000, Chouity manda i resti ricevendo il call e mandando a casa il primo avversario.
Anche i raddoppi non mancano, e proprio Chouity fa raddoppiare Karmazinas, mentre Plauski, che aveva raddoppiato in precedenza anche lui ai danni del chipleader, permette il double up a Costa. Poi è ancora Plauski a raddoppiare ai danni di Chouity, ma subito dopo il libanese rimedia all’errore, chiamando il cortissimo Hairabedian che pusha con J3, partendo e rimanendo sotto A3, visto che al flop cadono ben due assi: settimo posto per Roger, 200.000 euro in tasca.
E ora il torneo è in mano a Nicolas: 14 milioni di stack, un’immensità. Poi Costa raddoppia e Klinger si accorcia, e poi ancora Klinger, che stavolta raddoppia di nuovo ai danni di Chouity: 5 milioni e mezzo di chips, uno stack che potrebbe infastidire il bullismo del chipleader al tavolo.
Ma il libanese non si placa e continua a chiamare vasche, il prossimo che ne farà le spese è Plauski, quindi Klinger aiuta nel lavoro sporco il chipleader facendo fuori Chen: i corti cominciano a cadere, e infatti non tarda ad arrivare l’eliminazione di Costa: manda i resti con A9, viene chiamato ancora da Nicolas con Kappa-Donna, e due re neri cadono sul flop, poi due sei e già qui siamo drawing dead: fuori il padrone di casa. Rimangono in 3: Chouity, Klinger, e Karmazynas.
E’ proprio quest’ultimo protagonista della mano che sto per raccontarvi: dopo il fold di Klinger da bottone, da piccolo buio il libanese manda la vasca mettendo al muro Karmazynas, che chiama con i suoi 2,7 milioni girando A7, ed è sopra: A6 per il chipleader. Flop: 3Q5, turn 6 e ci siamo quasi, forse siamo heads-up. River: K! Si va al testa a testa con un divario notevole, Klinger vs Chouity.
Ma non dura molto: nel giro di poche mani abbiamo un all in di Joseph Klinger, forte di una coppia di otto, che trova l’istant call di Nicolas Chouity, che ha una coppia di assi: i pini non scoppiano, reggono, solidi, e consegnano con tanto di cappello la picca dell’EPT Grand Final al libanese.
Arrivato da chipleader al tavolo finale, non ha mai rischiato di uscire dal torneo e ha fatto valere il suo stack, gran torneo da parte sua.
Gianvito Rubino