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WPTN – Kara Scott: “Altroché ‘Poker Brat’, Phil Hellmuth è una persona squisita…!”
Solare, determinata, professionale.
No; tre semplici aggettivi non possono bastare, ma sono i primi a sorgerci spontanei dopo la lunga chiacchierata appena scambiata con l’ambasciatrice Tilt Events Kara Scott.
La signora Rizzo è ormai una vera e propria icona pokeristica: oltre all’impegno con la scuderia veneziana, Karar è ovviamente nota ai più per il suo ruolo di “broadcaster“, essendo da anni una delle presentatrici/giornaliste più presenti e stimate dei grandi circuiti internazionali.
La sua ultima performance lavorativa l’ha vista impegnata al Penn&Teller del Rio di Las Vegas per commentare, al fianco di Phil Hellmuth e Daniel Negreanu, il final table del main event WSOP vinto da Joe McKeehen:
“Quest’anno, per la prima volta, il tavolo finale è stato spalmato in tre giorni e abbiamo avuto modo di organizzarci al meglio. E’ sempre una grande emozione poter raccontare l’evento pokeristico dell’anno, farlo accanto a due ‘miti’ come Phil e Daniel [Hellmuth e Negreanu, ndr.] è stato davvero unico. Li conosco entrambi da tempo, ma in questa trasferta ho avuto modo di scoprire degli aspetti di Phil che mi hanno davvero sorpresa: la sua immagine da ‘poker brat’ sta infatti svanendo sempre di più per lasciare il posto alla sua vera essenza, e al suo animo nobile. Phil mette davvero tutto sé stesso in quello che fa ed è una persona squisita. Daniel? Beh, Daniel è esattamente come lo vedete alla TV. Una persona di cuore, che nel bene e nel male non ha mai paura di dire quello che ha.”
Una vita piena di viaggi (una media di 60-65 voli l’anno), che orbitano nell’universo poker non sono sufficienti per saziare Kara:
“E’ quello che amo fare! Stare davanti ad una telecamera significa essere davanti a migliaia e migliaia di persone e bisogna avere un’infinita passione per questo gioco per poterla trasmettere a chi guarda. Talvolta è davvero tosta, ma ogni volta che torno a casa sono soddisfatta e appagata per il lavoro svolto. Ma non pensiate che sia instancabile, anzi! Io e Giovanni abbiamo scelto di andare a vivere in una città tutt’altro che caotica: Lubiana ci permette di vivere serenamente e goderci a pieno momenti di relax extra poker. Giro il mondo, ma anche io ho bisogno della mia stabilità!”
Nonostante il marasma di impegni, oggi a Londra, domani a Las Vegas, e poi chissà dove, Kara rivela di avere altrettanta ‘fame’ quando si tratta di sedersi al tavolo e provare a mettere in riga gli avversari:
“…certo che mi piace giocare! Ma tanti anni fa ho capito che il poker, per me, non sarebbe potuto essere soltanto quello. E oggi sono ancora più convinta di questo: ora, quando gioco, riesco a godermi l’esperienza al tavolo al meglio, senza avere le preoccupazioni che attanagliano ritmicamente un professionista. E dopo un torneo giocato pronti e si riparte per un nuovo impegno lavorativo. I love that…”