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Francesco Elefante, da grinder online a reg da casinò: “Qui posso ponderare ogni decisione”
Pur essendo un ‘animale’ da cash game, pur essendo cresciuto a pane e click, Francesco Elefante sta dimostrando di avere qualità innate per gli MTT live.
Dopo il recente successo all’IPT di Saint Vincent, il campano si sta comportando egregiamente anche in quel di Sanremo, in occasione del WPT National che vi stiamo raccontando passo dopo passo.
“L’esperienza insegna. In passato, sia online sia live, mi sono reso conto di aver agito d’istinto per poi rimpiangere sulla frittata fatta. Ma se online c’è un timebank che t’impone una scadenza, live hai tutto il tempo per ponderare ogni decisione al meglio. Sia sulla move da effettuare, sia sulla size da scegliere. In ogni spot in cui entro in gioco cerco di prendermi tutto il tempo necessario, per valutare ogni singolo aspetto. Live questa cosa diventa di fondamentale importanza, perché se accanto a noi abbiamo un player meno esperto, anche un suo piccolo gesto può portarmi a prendere una decisione diversa rispetto a quella che la norma riterrebbe più standard”.
Elefante, che vanta uno stack di circa due volte e mezzo l’average a una manciata di player dallo scoppio della bolla, ha improntato l’intero day 2 su una strategia a bassa varianza.
“Credo che nella early e middle stage di un MTT live sia fondamentale pot controllare anche quando abbiamo mani con cui potremmo tranquillamente squeezare. A meno che non ci sia un particolare flow o una certa history con un determinato reg, contro il player amatoriale preferisco sempre e comunque giocare post flop. Oggi ho addirittura flattato K-K da Small su open Utg (fantadeep) e flat di un 12x. Lì non ho troppo interesse a prendermi, eventualmente, le chips dello short. Perché se or è skillato potrebbe flattare davvero una larga parte del range e outplayarmi su tante texture. Giocando oltre 100x quando l’average è ferma a 30, non vedo alcun motivo per correre questo rischio.”
La straordinaria struttura di questo WPT sta permettendo a Francesco di gestire il proprio stack con grande disinvoltura:
“Online, solitamente, l’average in mid stage è pari a 35-45x. Nei live supera addirittura i 60-70 quindi c’è davvero tantissimo spazio di manovra. E come detto in precedenza, specie per quel che concerne i pot fuori posizione, la mia strategia è quella di valutare meglio il da farsi una volte scese le carte comuni. E’ chiaro che avversari e posizioni determinano le mie scelte, ma tendenzialmente tribetto davvero poco. E anche per quel che riguarda gli open preflop, cerco di essere più tight di quel che sono ‘di natura’. Se alla mia sinistra ho un avversario aggressivo cercherò di restringere il range di open, ampliandolo quando io sarò bottone e lui small blind!”