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WSOP – Phil Hellmuth batte Wolansky in rimonta nel NL Hold’em e vince il 15° braccialetto!
The Poker Brat ce l’ha fatta: Phil Hellmuth stanotte ha migliorato il suo record di braccialetti delle WSOP mettendosi al polso il 15°!
Il ragazzone di Palo Alto era sicuramente uno degli osservati speciali tra i 39 left dell’evento #71, ovvero il $5.000 NL Hold’em da 30 minuti a livello.
Alla fine proprio lui (in mezzo a 452 entries totali) si è aggiudicato la prima moneta da 485.082$ grazie a una fortunata rimonta nelle fasi conclusive.
Steven Wolansky ha eliminato infatti Alan Sternbern in terza posizione, presentandosi all’heads-up in netto vantaggio su Hellmuth: 8.600.000 contro 2.700.000 chips.
Wolansky cercava il proprio terzo braccialetto in carriera, ma non ha fatto i conti con Hellmuth, che ha trovato una serie di raddoppi provvidenziali.
Prima per Hellmuth è arrivato un 2up con AK contro Q10. Il board 783 5 9 non ha regalato nulla.
Poi è arrivato un 2up decisamente più fortunato per Hellmuth, che si è trovato dominato con K10 contro KJ. Il board Q57 Q 10 ha concesso un miracoloso 10 al river!
Nell’ultimissima mano Wolansky ha pushato 3.650.000 con A9 e Hellmuth ha chiamato con 33. Il flop è stato beffardo: 923! Turn 6 e river 8 hanno fatto partire l’ennesimo tam tam mediatico su Hellmuth che ha quasi oscurato i finalisti del Main Event.
Dopo il flip vincente, Hellmuth si è concesso a interviste e foto di rito, parlando un po’ di tutte le sue Series: “Ho avuto una settimana di alti e bassi“.
Il riferimento è ovviamente alla discussa eliminazione di James Campbell: “Quella sera non ho dormito e il giorno dopo ho giocato male per la stanchezza. Restituire il buy-in a Campbell non mi ha fatto sentire meglio. Almeno sono passato da 400 tweets negativi a 600 positivi in un giorno“.
Ma veniamo all’evento #71: “Prima di questo torneo ho chiamato mia moglie e le ho detto che non ero sicuro di voler giocare. Lei mi ha detto di sedermi e basta. Non è facile quando sei in un momento negativo. Ma ho mantenuto la positività ottenendo un grande risultato.
Nell’heads-up finale Wolansky non voleva mollare e ho dovuto rubare un sacco di piatti per darmi una possibilità di vincere.
Vincere il 15esimo braccialetto significa tutto per me. Il poker è al primo posto della mia vita. Al secondo posto c’è la positività che voglio diffondere nel mondo. Voglio ispirare la gente dando il mio meglio, come hanno fatto Michael Jordan o Tiger Woods ad altri livelli“.
E le WSOP di Hellmuth non sono finite qua: “Non sono molto stanco, non abbiamo giocato troppe ore. Ho ancora energie e tornerò a giocare domani o dopodomani“.