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Ivan Leow e un epic call senza gloria contro Andrew Robl!
Centrare un call da urlo e bustare il torneo. Il bello è il brutto del poker.
Sciaguratamente, quando pizzichiamo il nostro avversario in bluff, non sempre riusciremo a incamerare il pot se ci sono ancora carte a scendere…
Lo sa bene Ivan Leow, che dopo essersi assicurato il Main Event Short Deck delle Triton Super High Roller Series di luglio, nell’edizione seguente ha sfoderato un call davvero sublime, ma si è ritrovato costretto ad alzarsi dal tavolo e stringere la mano agli avversari.
Lo spot è a dir poco curioso.
Siamo a blinds 12.000/24.000, ante 12.000 e Robl decide di limpare da cutoff con 10J, Leow rilancia a 150.000 da bottone, Robl chiama.
Il flop recita 976 ed Andrew decide di donkshovare 1.300.000 su pot da 370.000!
Leow ha solamente A high, ma è come se qualcosa non gli tornasse… E dopo meno di 30 secondi di riflessioni opta per il call!
Robl mostra J high e la lettura di Ivan si rivela a dir poco eccellente. Il problema, come dicevamo in apertura, è che un bluff o semibluff ha sempre qualche chances di diventare la best hand se ci sono ancora carte da girare.
E in questa circostanza non serve nemmeno attendere l’eventual bloody river: il turn è un 8 che permette a Robl di chiudere scala e mettere drawing dead il suo avversario!
Il river è un pleonastico J.
Leow se ne va sconsolato. Difficile ritenere questa giocata +EV poiché, come nel caso specifico, il bluff dell’avversario aveva più equity (52% vs 48%) della sua combo!
Vi lasciamo carta bianca: call da applausi o call a sfida nosense? 🙂