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WSOP 2019 – Ben Heath è il re dell’High Roller, Dan Zack fa suo il Limit Mixed Triple Draw!
All’appello mancava soltanto lui.
Dei 6 finalisti all’High Roller da 50mila dollari Ben Heath era l’unico a non aver ancora conquistato un braccialetto in carriera.
Un’onta che un player del suo calibro doveva cancellare il prima possibile: detto, fatto.
Dopo la precoce eliminazione di Kornuth, che vede sfumare il suo sogno in tre mani a vantaggio di Yurasov – il più corto allo start – la svolta per Heath arriva contro il più temibile degli avversari, Nick Petrangelo.
Ace-King per l’americano, Dame per il britannico: la dea bendata sceglie Ben e da quel momento in poi il torneo prende un’altra piega.
Tutto sembra girare a suo favore, come dimostra la mano dell’eliminazione di Yurasov in 4° posizione: il russo shova sull’apertura di Soverel, Lichtenberger folda e Ben comincia a pensarci su.
Trenta secondi non gli sono sufficienti e mentre lancia in mezzo al tavolo uno dei time bank a disposizione Soverel, apparentemente non attentissimo, getta le sue carte nel muck senza aspettare il proprio turno.
Una leggerezza che semplifica enormemente la vita al britannico, il quale non dovendosi più curare dell’original raiser chiama l’all-in di Yurasov: A-Q vs A-T, nessun ribaltone su board e si va in 3-handed.
Passano appena una decina di mani e Soverel si trova ai resti preflop contro Heath. A-K vs K-J, altro 70/30 vinto e l’heads-up è servito.
Con il 60% delle chip in gioco in suo possesso, Heath vede il traguardo più vicino di quanto in realtà non sia e paga subito dazio.
Andrew Lichtenberger gliene porta via quasi la metà e la pressione comincia a farsi insopportabile, o quasi.
Sì, perché nel giro di un’altra decina di mani Ben riprende la leadership e si riporta a 19 milioni contro 14 e qui arriva il momento chiave del torneo.
Su apertura di Lichtenberger a 650K, Ben decide che quello è lo spot giusto per 3-bet/callare: A-K per l’americano, A-J per Heath.
Il board recita J 5 3 10 10, è game over.
Ecco il payout finale:
1 Ben Heath $1,484,085
2 Andrew Lichtenberger $917,232
3 Sam Soverel $640,924
4 Dmitry Yurasov $458,138
5 Nick Petrangelo $335,181
6 Chance Kornuth $251,128
Evento #6 – Limit Mixed Triple Draw
Otto tavoli finali alle WSOP, nessuna vittoria, nessun podio.
Il biglietto da visita di Dan Zack non era certo dei migliori e se a questo aggiungiamo che il suo nono final table arrivava dopo due giorni di sofferenza con uno stack sempre sotto average, i presupposti per un eventuale exploit erano tutt’altro che rosei.
“Continuavo a dare degli aggiornamenti a mio fratello ad ogni break” – confessa Dan ai microfoni di Pokernews – “E gli ripetevo che di lì a poco il mio torneo sarebbe finito.”
E invece, dopo un bluff-catch contro Jake Schwartz l’inerzia del torneo cambia drasticamente.
Daniel comincia a macinare chip giocando due battaglie parallele,una contro i suoi avversari e l’altra contro se stesso.
L’incubo di non centrare nemmeno stavolta il tanto agognato podio a un tavolo finale delle World Series Of Poker è un macigno insopportabile, che però gli dà la spinta necessaria a non distrarsi nemmeno per un istante.
Nella fase 3-handed si trova ad avere l’80% delle chip in gioco, ma lungi dall’avere già in braccialetto in tasca.
Con questa consapevolezza e con una grande determinazione si sbarazza prima di Brayden Gazlay e successivamente di Sumir Mathur.
La maledizione è acqua passata: Dan Zack mette le mani sul primo braccialetto in carriera e il suo sorriso a fine torneo è tutto un programma.
Ecco l’ordine d’arrivo:
1 Dan Zack $160,447
2 Sumir Mathur $99,153
3 Brayden Gazlay $65,217
4 Jon Turner $43,984
5 Jesse Hampton $30,437
6 Jake Schwartz $21,625