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WSOP 2019: Sammartino alza bandiera bianca nel Championship e avanza nel 6-Max
Non arrivano buone notizie da Las Vegas. Alle WSOP 2019 Dario Sammartino si arrende nel Championship Heads up: il partenopeo, dopo aver vinto il primo turno, si arrende nei 32° di finale.S rifarà accedendo al day 2 del 6-Max. Nel finale di giornata eliminato anche Phil Hellmuth dopo un clamoroso scoppio. The Poker Brat come al solito non ha preso bene l’eliminazione.
Intanto super folla nell’evento#15 per il 6-Max, mentre il No-Limit 2-7 Lowball Draw ha raggiunto il suo tavolo finale. Vediamo nello specifico l’andamento di questi tre eventi:
Evento#13, (296 ingressi, 399.600$)
E final table a sei giocatori per il “$1,500 No-Limit 2-7 Lowball Draw”. Dopo un lunghissimo day 2 abbiamo i nomi di coloro che lotteranno per la prima moneta da 96.278 bigliettoni, oltre che per il bracciale. Nessun nome noto al grande pubblico, ma sono comunque esperti variantisti. Davanti a tutti scatta Ajay Chabra con 1.031.000 chips. Si tratta di una fuga assoluta la sua, visto che Jerry Wong è secondo nel count con 535.000 pezzi.
Il count ufficiale
- Ajay Chabra 1,031,000
- Jerry Wong 535,000
- Steven Tabb 522,000
- Yuval Bronshtein 378,000
- Michael Sortino 350,000
- Bjorn Geissert 170,000
Evento#15, (112 ingressi, $1.052.800 di prize pool)
Il “$10.000 Heads Up Championship” ha fatto il pieno di super campioni. La specialità testa a testa ha richiamato le grandi firme del poker mondiale e con Justin Bonomo pronto a difendere il titolo conquistato 12 mesi fa. Non finirà bene. Per l’Italia le speranze vertono tutte su Dario Sammartino, sognando che l’azzurro possa bissare a distanza di 5 anni il trionfo di Davide Suriano. L’avvio di Dario lascia ben sperare, visto che in un sol boccone fa fuori Alex Foxen. Prima lo demolisce e poi con doppia coppia chiude i giochi vs bluff.
E’ il secondo turno, quello che lascia l’amaro in bocca al nostro portacolori. Dario Sammartino è opposto a Ricky Guan. Sulla carta l’italiano parte favorito, ma il player a stelle e strisce sorprende tutti, condannando all’eliminazione “MadGenius87“. Un altro nome pesante che perdiamo per strada è Phil Hellmut. Il 15 volte campione alle WSOP è fuori nell’ultimo match di giornata. Si scontra con Jake Schindler sul flop 10-9-4. Il californiano ha in mano A-A e il suo rivale si presenta con la bilatera con J-8. Una clamorosa dama al river consegna il piatto e la vittoria a Jake, mentre Phil inizia ad inveire verso il rivale, prima di abbandonare furente la sala.
In tutto sono stati 112 i paganti in questo evento, per un montepremi di 1.052.800 dollari. “In the Money” ci vanno 16, anche se al momento non è stato reso noto ufficialmente il payout. Fra coloro che rivedremo all’opera, oltre a Jake Schindler, ci sono anche il mitico John Smith, Ben Yu, Kristen Bicknell, Keith Lehr, Ole Schemion e Brian Rast.
Evento#16, (1.832 ingressi, 2.473.200$)
Una folla oceanica si è riversata al Rio per l’evento#16 delle WSOP 2019. Il “$1.500 6-Max NLH” ha visto 1.832 players lanciarsi nella mischia e i 2.473.200 dollari sono stati spartiti su 275 posizioni a premio: il cash minimo è di 2.252$ fino a toccare i 407.739 bigliettoni della prima moneta. Dopo 14 livelli restano in corsa esattamente 289 players e fra questi prova a mettersi in luce Dario Sammartino.
L’azzurro, una volta fuori dal torneo heads up, si fa largo nella parte finale della serata e con 77.500 chips approda al day 2. La vetta del count è occupata da Richard Hasnip: il britannico accumula 559.000 pezzi e si prende i galloni di leader davanti a Bruce Uselman (490.000). Alla ripresa dei giochi basteranno appena 22 eliminazioni per approdare “In the Money“.
La top 10
1 Richard Hasnip 559,000
2 Bruce Uselman 490,000
3 Johan Guilbert 476,000
4 Alex Lee Xiang 475,000
5 Kainalu Mccue-Unciano 444,000
6 Uri Reichenstein 424,000
7 Linglin Zeng CN 419,500
8 Hans Joachim Hein 416,500
9 Farhad Davoudzadeh 402,500
10 Stephen Graner 394,000