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WSOP 2019: il primo bracciale per Stephen Chidwick e Ari Engel
Due grandi firme. La prima volta non si scorda mai e alle WSOP 2019, arrivano i bracciali per Stephen Chidwick e Ari Engel. Incredibile come due giocatori del loro calibro, non avessero ancora messo al polso l’ambito braccialetto. Un tabù caduto nella notte appena trascorsa. Il britannico vince un evento a dir poco complicato: il “$25.000 High Roller Pot Limit Omaha“. Trionfo nel trionfo per lui, considerando il coefficiente di difficoltà del field messo alle spalle. Bracciale e assegno da $1.618.417 per Chidwick.
Il canadese invece si conferma un cecchino negli eventi dal field oceanico e con la consueta precisione va a shippare il primo alloro al Rio. Successo nel “$2.500 NLH” e incassa 427 mila dollari, dopo aver domato 995 rivali. Ari Engel, meglio noto come il “Nomade del Poker”, porta a casa uno dei pochi trofei che mancavano alla sua infinita collezione. Intanto si è composto il tavolo finale del Ladies event: 6 donne questa notte torneranno per l’ultima battaglia e per mettere le mani sull’ambito bracciale. Comanda ancora Tu Dao.
Evento#45, (278 ingressi, $6,602,500)
Una notte attesa da una vita. Stephen Chidwick a lungo aveva inseguito il braccialetto delle World Series Of Poker. Più volte lo ha sfiorato e dopo tanto sospirare, ecco il primo successo alle WSOP 2019. Arriva probabilmente nell’evento meno atteso dallo stesso britannico, ma che per certi aspetti rende ancor più pesante il suo trionfo. Il “$25.000 High Roller Pot Limit Omaha” si conferma un torneo di una difficoltà mostruosa: sia per la variante stessa e sia per il field composto quasi esclusivamente da grandi campioni.
L’inglese, solo al final table, mette alle spalle pezzi da novanta come Erik Seidel e Robert Mizrachi. La giornata si apre con sette giocatori alla caccia del titolo e il primo eliminato è Wasim Korkis. Poi spetta ad Erik Seidel dire addio ai sogni di gloria in sesta piazza, imitato da Alex Epstein al quinto posto. Fuori dal podio ci resta anche Robert Mizrachi. Il quarto posto, mette fine per il momento al dualismo con il fratello Michael e se quest’ultimo vanta 5 bracciali, “Bob” resta fermo a quota 4.
A tre left perdiamo anche l’ultimo americano in gioco: Matthew Gonzales. Il duello finale è tutto fra James Chen e Stephen Chidwick, con il britannico forte di 25 milioni nel count e il player di Taiwan costretto ad inseguire a quota 16 milioni di pezzi. Una battaglia che dura una manciata di mani poi, l’inglese chiude i giochi. Nello spot finale, sul flop K-7-6, James pusha con A-Q-8-8 e Stephen snappa con K-Q-7-6 per la doppia coppia. Un 10 al turn e un 2 al river certificano il primo bracciale in carriera per Stephen Chidwick, assieme ad un assegno da 1.618.417$.
Il payout del final table
1 Stephen Chidwick United Kingdom $1,618,417
2 James Chen Taiwan $1,000,253
3 Matthew Gonzales United States $699,364
4 Robert Mizrachi United States $497,112
5 Alex Epstein United States $359,320
6 Erik Seidel United States $264,186
7 Wasim Korkis United States $197,637
8 Ka Kwan Lau Spain $150,483
Evento#48, (996 ingressi, $2,241,000)
Il “$2.500 No Limit Hold’em” incorona un nuovo campione. Ari Engel, dopo anni di trionfi alle WSOPC e in quasi tutti i circuiti del mondo, mette finalmente la sua firma anche al Rio di Las Vegas. Alle WSOP 2019 brilla la stella del “Nomade del Poker”. Il suo trionfo arriva, come spesso accade, in field belli corposi. Nell’occasione supera 995 rivali e va a prendersi oltre al bracciale, una prima moneta da 427.399$. In 26 hanno ripreso posto ai tavoli per il final day e fra questi molti noti.
Fra i primi ad avviarsi alle casse ci sono Anatoly Filatov (24°), Kristen Bicknell (20°), Kenny Hallaert (15°), il leader delle prime due giornate Baitai Li (14°) e Harald Sammer bolla dell’official final table al decimo posto. Al tavolo finale, il vero pericolo per Ari Engel si chiama David “Bakes” Baker. L’americano però chiude la sua cavalcata al 5° posto quando ci prova in bvb con Q-10 e perde il tiro di moneta proprio vs il futuro campione, la cui coppia di sette si trasforma in un set al flop.
In realtà i problemi per il canadese non sono finiti. Infatti, approda al duello finale con appena 3 milioni di pezzi contro gli oltre 11 milioni in possesso di Pablo Melogno. Ma questa volta, l’artiglio uruguagio non lascia il segno nella storia delle WSOP e subisce la clamorosa rimonta di Ari. A suon di double up Engel ricuce il gap, passa al comando e con lo strappo finale mette le mani sul bracciale. Nello spot finale, il suo 7-6 è dominato da J-6 del rivale, ma un 7 al flop ribalta tutto e per il canadese arriva il primo alloro nella competizione.
Il payout del tavolo finale
1 Ari Engel $427,399
2 Pablo Melogno $264,104
3 Wilbern Hoffman $186,392
4 Ben Keeline $133,306
5 David “Bakes” Baker $96,632
6 James Hughes $71,010
Evento#47 (968 ingressi, $871,200, 6 left)
Il “$1.000/$10.000 Ladies Event” si apre nel day 3 con 43 quote rosa a caccia del pass per il tavolo finale. Una lunga discesa, fra donne che cercano la ribalta mondiale e altre già note nel mondo del poker, pronte a ribadire la loro forza. Fra queste sono costrette alla resa Katie Lindsay (40°), Kathy Liebert (35°) e a sorpresa Ana Marquez soltanto 31°, dopo la grande rimonta nel corso del day 2. Nella volata al final table, si arrendono anche Natalia Breviglieri (15°) e Barbara Blechinger (9°).
La donna da battere è senza ombra di dubbio Tu Dao. Si conferma leader per il secondo giorno consecutivo e con 5.420.000 vola senza sosta nel count. Alle sue spalle l’unica che sembra reggere il passo è Jiyoung Kim con 5.100.000. Alle spalle della coreana, completa il podio virtuale Nancy Matson: per lei 4.530.000 pezzi da cui ripartire. Chi vince, oltre al bracciale, porta a casa una prima moneta da 167.308 dollari.
Il payout del tavolo finale
1 $167,308
2 $103,350
3 $78,821
4 $52,007
5 $37,654
6 $27,643