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WSOP 2019: Andrea Buonocore ci prova nel Monster Stack e con lui altri 8 azzurri
Le WSOP 2019 provano a colorarsi di azzurro al Rio di Las Vegas. Il “$1.500 Monster Stack” vede 9 italiani completare il giro di boa al termine del day 2. Ne abbiamo persi tanti di giocatori, rispetto ai 33 presenti ad inizio giornata, ma considerando la grande scrematura del field generale possiamo essere soddisfatti. Continua a martellare Andrea Buonocore, che dopo il final table di pochi giorni fa, mette in piedi un’altra deep run.
Come detto, assieme ad Andrea ci sono altri 8 italiani che approdano al day 3. Fra questi spuntano le sagome di David Bravin e del November Nine 2016 Federico Butteroni. Buone news anche dall’evento#53, dove sono tre gli italiani che superano i venti livelli del day 1. Si rivede il mai domo Mario Adinolfi: il noto giornalista-politico italiano battezza il suo ritorno al Rio con il passaggio alla seconda giornata. Tanti anche i big stranieri che rivedremo all’opera nei due eventi.
Evento#50, (6.035 ingressi, $8,147,250, 457 left)
Il “$1.500 Monster Stack” ha iniziato la sua lunghissima discesa verso l’ambito bracciale. Quasi 3 mila, dei 6.035 player iscritti, sono tornati per il day 2 e abbiamo assistito ad una scrematura netta del field. In 457 completano il giro di boa e ci sono 9 italiani ancora in lizza per il titolo. Si conferma il migliore della nostra truppa Andrea Buonocore. L’azzurro ripartiva dalle zone nobili del count e trasforma 355 mila pezzi in 1.369.000, vale a dire quattro volte tanto.
Insieme a lui passa alla terza giornata anche Alessandro Longobardi. Il “Doge” mette assieme 887.000 chips e punta deciso ad un risultato di spessore nel’evento#50. Rivedremo poi anche Federico Butteroni (569.000), David Bravin (492.000), Gabriel Iemmito (423.000) e Fabrizio Nolano (327.000). Già scoppiata la bolla e al momento, tutti hanno in tasca almeno 3.534 dollari. L’obiettivo però, resta la prima moneta da 1.008.850 bigliettoni riservata al futuro campione.
Il count degli azzurri
- Andrea Buonocore 1,369,000
- Alessandro Longobardi 887,000
- Alessandro Manciocchi 591,000
- Federico Butteroni 569,000
- David Bravin 492,000
- Massimiliano Cantrigliani 468,000
- Gabriel Iemmito 423,000
- Fabrizio Nolano 327,000
- Andrea Schettino 225,000
Evento#53, (3.759 ingressi, $2,676,408, 440 left)
L’evento#53 fa registrare il sold out con 3.759 paganti che si sono alternati nella prima giornata del “$800 NLH Deepstack 8-Max”. Struttura turbo con 20 livelli da 30 minuti l’uno, che hanno ridotto il field a 440 players. Raccolti nel prize pool 2.676.408 dollari da spartire in 564 posizioni a premio. Il cash minimo è fissato a quota $1.187, mentre al primo classificato andranno 371.203 dollari. Come si evince la bolla è già scoppiata nella parte finale del day 1.
Sono tre gli azzurri che approdano al day 2. Il migliore della nostra mini-truppa è Raffaello Locatelli. Al terzo “In the Money” in queste WSOP, il player italiano mette assieme 328.000 unità. Più staccato Dario Fulgieri che riparte da 119.000 pezzi. Infine, chiude il count dei nostri giocatori Mario Adinolfi. Il noto politico-giornalista italiano è ormai un regular delle WSOP e passa alla seconda giornata imbustando 96.000 fiches. In testa al count troviamo invece Kenneth Johnson con 1.400.000.
La top 10 del day 1
1 Kenneth Johnson 1,400,000
2 Shmuel Hada 1,340,000
3 Amir Lehavot 1,330,000
4 Jordan Meltzer 1,188,000
5 John Rice 1,138,000
6 Michael Dichiaro1,110,000
7 Alex Foxen 1,104,000
8 Sharavan Chhabria 980,000
9 Loc Nguyen 976,000
10 Piet Pape 956,000