Friday, Nov. 22, 2024

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il 28 Giu 2019

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La disattenzione di Phil Ivey che ha rovinato il suo Poker Player Championship

La disattenzione di Phil Ivey che ha rovinato il suo Poker Player Championship

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Anche i migliori possono sbagliare.

A chi non sarà capitato di passare la mano migliore per errore, magari dopo aver ricontrollato più volte le proprie carte.

Una convinzione errata, una lettura approssimativa del board o un Fiori che si trasforma in Picche solo dopo aver gettato le carte nel muck…

Il Tiger “Hood” del poker

Sarà che con l’avanzare degli anni si diventa tutti più buoni, ma se ieri sera Phil Ivey non è riuscito nemmeno a centrare il final table partendo da chipleader indiscusso ci sarà pure qualche motivo.

La sorte può influenzare la singola partita, questo è noto a tutti, ma se alla run avversa ci mettiamo del nostro le cose non possono far altro che precipitare drasticamente.

Nel corso di un approfondimento pubblicato quest’oggi abbiamo raccontato come Ivey si sia premurato di informare John Esposito, seduto alla sua sinistra, del fatto che riuscisse a vedere le sue carte per via del modo circolesco (scusate il neologismo) che aveva di spillarle.

Un gesto nobile se si considera la portata dell’evento e il field popolato da squali pronti ad attaccare alla minima debolezza. Esaltando al sua sportività, abbiamo apprezzato la sua condotta sebbene non si trattasse affatto di qualcosa di scontato.

Ma se nel caso suddetto il fair play poteva essere una ragione sufficiente a giustificare la scelta, difficilmente riusciremo a capire le motivazioni del fold che lo ha visto protagonista nella mano dell’eliminazione di Talal Shakerchi.

A beneficiarne è stato ancora una volta John Esposito, che in quel preciso frangente non se la passava proprio benissimo in quanto a stack e che, grazie al clamoroso errore di Ivey, è riuscito a superare quota 2 milioni di gettoni!

Galeotta fu quella mano

Lo screenshot del momento in cui Ivey sta per passare il suo low.

Siamo allo Stud Hi-Lo 8 or Better, e seppur non abbiate mai sentito parlare di questo gioco capire la dinamica non sarà difficile.

Come in tutti giochi Hi-Lo può accadere che il piatto venga diviso tra più contendenti nel caso in cui si verifichi un punto low, ovvero un punto con 5 carte diverse inferiori o uguali a Otto (in questa variante l’Asso viene considerata sia come carta più bassa che come carta più alta).

Senza entrare nel dettaglio, la fila di carte in basso presente accanto a ognuno dei giocatori (immagine sopra) corrisponde alle “hole-cards”, ovvero le tre che vengono distribuite coperte (due all’inizio e una all’ultimo giro di puntate), mentre quella più in alto si riferisce alle carte esposte.

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Nella mano in questione Shakerchi, rimasto cortissimo, si trova a mettere tutte le sue chip al centro già alla prima distribuzione di carte dopo il controrilancio di Ivey, per cui si crea un piatto a tre con Ivey ed Esposito ancora in gioco per il side pot e Shakerchi a concorrere solamente per il main pot da 881.000 chip.

I due checkano per tutte le strade ed Esposito riesce a centrare un clamoroso flush runner-runner che lo induce a puntare 100.000 gettoni. La puntata viene fatta chiaramente per l’high, in quanto con 3 carte esposte superiori all’Otto è impossibile che possa avere un punto low (ricordiamo che devono essere scelte 5 carte sulle 7 totali, motivo per cui Esposito potrà avere al massimo 4 carte sotto l’Otto e non 5).

Dal canto suo invece, Ivey ha esposto un 2, un 4 e un 7, che sommati a A e 3 formano un ottimo punto low. Non a caso in grafica, dopo la bet di Esposito, le percentuali di vittoria sono 50 e 50 quindi Ivey non dovrebbe far altro che mettere altri 100.000 per avere la (quasi) certezza di splittare un piatto da oltre un milione (l’unica probabilità di perdere metà main è che Shakerchi abbia in punto low nut, ovvero A-2-3-4-6).

Il precedente alle WSOP

Insomma, questa disattenzione è costata a Phil mezzo milione di gettoni in una fase cruciale del torneo. Tuttavia non si tratta di un caso isolato.

All Day8 del Main Event 2009 infatti, Ivey foldò inavvertitamente un flush al river contro Jordan Smith. Ecco il video dell’errore passato alla storia:

La spiegazione di Ivey

Nello stesso video, Phil svelò di aver riguardato la scenta una ventina di volte senza capacitarsi di come avesse fatto a passare la sua mano.

Una disattenzione eclatante che lo stesso Ivey spiegava così: “Una volta spillate, non riguardo mai le carte e do quasi per scontato di ricordarle esattamente dato che gioco così tante mani a poker…

A quanto pare la memoria gli ha fatto un altro bello scherzetto proprio ieri sera e, a giudicare da come sono andate a finire le cose (Phil è stato eliminato in 8° posizione) quella leggerezza potrebbe essergli costata molto più cara del previsto.

 

Foto cover by Pokernews

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