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WSOP 2019: Mustapha Kanit debutto positivo al Rio, subito on-fire nel 6-Max
E’ arrivato e si fa subito sentire. Mustapha Kanit debutta con il botto alle WSOP 2019 e si prende la scena nel “$5.000 6-Max“. Nell’evento#70 l’azzurro si presenta in netto ritardo, ma grazie alla late aperta si getta nella mischia a due livelli dalla fine. Per recuperare il “tempo perso”, accorcia subito il gap dai rivali e alla fine dello scoppiettante day 1 lo troviamo nella zona medio-alta del count con 185.000 gettoni.
Davvero un finale tutto in discesa per la punta di diamante del poker azzurro. Insomma, presto o tardi è sempre Musta a dettare legge. Persino alle WSOP e persino in quella Las Vegas che lui non ama proprio. Da qui all’assegnazione del bracciale la strada è lunghissima, senza dimenticare le mille insidie. Insidie che rispondono ai nomi dei più forti giocatori in circolazione. Intanto 3 azzurri avanzano nel Mini-Main Event.
Evento#70, (751 ingressi, Late Aperta, 212 left)
Il “$5.000 NLH 6-Max” è una sorta di riscaldamento in vista del main event che scatta domani. Il buyin e la particolarità del gioco richiamano ai tavoli un field zeppo di campioni. E lo stesso vale per Mustapha Kanit. L’azzurro si presenta in ritardo alle casse, ma complice la late aperta fino allo start della seconda giornata, non vuol perdere l’occasione.Bastano appena due livelli a Kanit per lasciare il segno nella prima giornata: 30.000 gettoni di partenza che vengono trasformati in appena 120 minuti, nel sostanzioso stack formato da 185.000 fiches. Domani sarà un altro giorno.
In 751 hanno accettato la sfida e ne viene una grande battaglia sulla strada che conduce al day 2, contro i 621 dello scorso anno.. Sono 212 coloro che completano il giro di boa, ma stiamo parlando di numeri non definiti grazie alle registrazioni ancora aperte. Il migliore di tutti è Barry Hutter, il quale scappa via con 400.000 unità e si assicura i galloni di chipleader. Ottima prestazione poi per il 4 volte campione WPT Darren Elias che imbusta 257.000 pezzi e da l’assalto alla seconda giornata.
La top 10 del day 1
1 Barry Hutter 400,000
2 Eder Murata 319,300
3 Faisal Shihabi 291,600
4 Darren Elias 257,500
5 Joseph Couden 256,700
6 Tamer Kamel 236,500
7 Torrey Korsog 233,700
8 Alberto Morales 232,400
9 Alexandros Theologis 227,300
10 Pfizer Jordan 218,700
Evento#69, (5.521 ingressi, $4,968,900, 546 left)
Il “$1.000 Mini Main Event” accende lo spettacolo alle WSOP 2019. Se per molti il vero main event resta un miraggio, complice il corposo buyin, ecco la versione ridotta nel prezzo e nella struttura. Venti livelli da 30 minuti hanno scandito il passo nel corso della prima giornata: da 5.521 players, solo 546 approdano al final day. In mezzo a tutto questo, ci sono tre italiani che intascano il pass e sognano. Il migliore è Fausto Tantillo: il palermitano accumula 1.280.000 e mette la freccia nel count.
Più staccati Francesco Belmessieri e Potito Martire, rispettivamente a quota 485.000 e 375.000. Sono già a premio gli azzurri promossi, visto che il montepremi da favola composto da 4.968.000 bigliettoni ha reso felici 829 posizioni “In the Money“. Se il cash minimo è fissato a quota 1.499$, il futuro campione porterà a casa una prima moneta da 628.624 dollari In testa al plotone, spicca il nome di Lula Taylor che imbusta 2.695.000. A ruota troviamo Liran Betito con 2.625.000. Il final day prevede la conclusione solo dopo l’assegnazione del titolo e nonostante un field bello corposo, i livelli da 30 minuti dovrebbero scemare nettamente la corsa al bracciale.
La top 10 del day 1
1 Lula Taylor 2,695,000
2 Liran Betito 2,625,000
3 Heidi Orloff 1,935,000
4 Alexis Urli 1,925,000
5 Lazaro Hernandez 1,890,000
6 Kunal Punjwani 1,765,000
7 Aleksandr Merzhvinskii 1,725,000
8 Ming Li 1,700,000
9 Gal Sharvit ,1,670,000
10 Brian Andrews 1,640,000