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La mano che è costata a Enrico Camosci l’eliminazione dal Main Event EPT di Barcellona
Siete pronti a saltare sulla sedia?
Sì, perché la mano che vi proponiamo oggi, costata a Enrico Camosci l’eliminazione dal Day1 dell’EPT di Barcellona, potrebbe non essere così standard per la maggior parte degli appassionati.
Il motivo? Enrico da anni è tra i più “studiosi” giocatori di poker non solo a livello nazionale e gli ottimi risultati ottenuti su qualsiasi piattaforma sono lì a dimostrare la bontà di quanto appreso negli anni.
La GTO non è certo una scienza esatta ma per chi, come lui, è abituato a frequentare il palinsesto “high roller” del ‘dot com’ è sicuramente il modo migliore per fare profitto visto lo spessore del field, popolato quasi esclusivamente dai top reg provenienti da ogni angolo del pianeta.
La mano nel dettaglio
SITUAZIONE: Blind 600/1.200, BBante 1.200.
PREFLOP: Enrico apre a 3.000 da CO con circa 150.000 gettoni, BTN 3-betta e dopo il fold del BB la parola torna a Camosh che 4-betta. Call.
FLOP: 10 7 4 Enrico punta 1/4 pot, BTN chiama
TURN: 5 Camosh check-calla la bet 20 bb (pot 70bb circa) di BTN.
RIVER: 6 Nuovo check-call per Enrico sulla seconda bordata dell’avversario, circa mezza pot size bet, che lo mette ai resti. Call e muck.
Il tought process di Camosh
PREFLOP: “Scelgo di aprire 2.5 perché c’era il BB short con circa 12x e dovevo tagliargli le odds, 3-betta bottone e io decido di 4-bettare perché è una giocata che ci sta in frequenza e ho optato per la linea aggressiva.”
FLOP: “Una volta che flatta la c-bet è standard, nulla da dire in particolare.”
TURN: “Anche su questa street il check call è piuttosto standard.”
RIVER: “Vedo pochissime scale nel range di oppo così come vedo pochi flush, anche perché blockero i flush nut e blockero anche top set: mi sembrava quindi una buona combo per chiamare e ho chiamato.”
Camosh poteva salvarsi in questo spot?
La cosa che salta principalmente all’occhio a qualsiasi osservatore è l’entità del piatto.
Uno spot da circa 220 big blind totali, nel quale Enrico decide di chiamare con top pair top kicker dopo un’action particolarmente strong dell’avversario.
Non sappiamo quanti di voi siano esperti della Game Theory Optimal, che ovviamente non si tratta di una sfera di cristallo nella quale leggere le carte dell’avversario ma di linee che alla lunga portano a fare profitto, perciò è difficile mettere in discussione la sua scelta senza le giuste basi tecniche, sfociando in una strategia exploitativa che poco si addice allo stile del nostro protagonista.
Tuttavia siamo qua per trovare degli spunti di discussione e questa mano ne offre a bizzeffe.
L’esito della giocata è stato infelice, ma ciò non significa che le scelte prese nelle varie strade non abbiano un atteso positivo.
Si potrebbe forse parlare di stack management o si potrebbero includere dettagli che solo il poker live può consentire di cogliere…Oppure provare a calcolare quale sia l’atteso in termini di chip EV e $ EV in quella precisa fase del torneo nel tentativo di giustificare una linea più exploitativa in una situazione simile.
Il poker in fondo è bello proprio perché ognuno approccia il gioco nel modo più consono alla propria esperienza e conoscenza strategica.
La parola quindi sta a voi: come avreste giocato questa mano e perché?
Se vi siete persi l’intervista a Carlo Savinelli sull’approccio mentale migliore per affrontare l’EPT, date UNO SGUARDO QUI.