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Andrea Shehadeh e il racconto di una trasferta non esaltante…Con lieto fine!
Non tutte le trasferte riescono col buco, o forse erano ciambelle…
Sì perché qualche buchino in realtà Andrea Shehadeh l’ha fatto in questa splendida tappa EPT qui a Barcellona, complice una run non proprio amica nella città che gli ha regalato alcune tra le gioie pokeristiche più significative in carriera.
Scorgiamo Andrea appena fuori da casinò a fare due chiacchiere con altri amici: il sorriso non gli manca ma la rassegnazione è stampata in volto. Il motivo è presto detto: “Beh, vedi te, sono durato una mano al turbo!”
Super-hyper-speedy-turbo
L’eliminazione alla prima mano del side turbo da 550€ è stato l’emblema della sua avventura in terra catalana:
“Fosse l’unico” – racconta Andrea – “Sto durando una decina di mani a torneo!”
Incuriositi gli chiediamo innanzitutto di raccontarci in che modo è riuscito a uscire alla prima smazzata:
“Diciamo che, dopo averne prese da tutte le parti in qualsiasi torneo e invogliato dagli amici, mi sono schierato al Turbo con 40x.
L’ho preso un po’ in tardiva, ma diciamo che 40 bui in un turbo rappresentano uno stack decente per giocare. Ad ogni modo, alla prima mano apre un reg 2x e in tre flattano finché l’action arriva a me da BB: spillo coppia di Dieci.
Essendoci molta dead money decido di mandare la vasca, OR non ci pensa meno di una frazione di un secondo e snap-shova, passano gli altri.
E niente, un Asso sul flop mi fa salutare tutti gli altri avversari e dirigermi qui vicino al muretto per farci due chiacchiere!”
Tuffi e bagni: it’s summer time!
Dopo il simpatico racconto della precoce eliminazione al side event, gli chiediamo un mini-bilancio degli ultimi giorni:
“Bene , per ora zero ITM e quattro tornei sbollati. Al Main Event nel Day1A son durato tipo due livelli, mentre al Day1B addirittura 5 mani. Insomma, una discreta trasferta per ora.” continua a sarcastico Andreino, che ci racconta in che modo ha bruciato il secondo bullet al Main:
“Beh, nelle prime mani perdo con K-Qs, A-Js e scendo a 26mila. Poi raisa un reg già incontrato, flatta uno instant che ha appena bluffato metà stack e ha 15 mila, flatta un altro, flatta un altro ancora e da CO spillo coppia di Dame, che mi sembra una discreta mano, no?
Decido di rilanciare, faccio un po’ di scenetta, guardo gli stack degli altri pur essendone già ben consapevole e 3-betto fino a 3.900. Il BB che due mani prima aveva messo in gioco 1/4 stack in 3-bet con coppia di Sei, dopo una scena di 3 minuti cold calla, OR ci pensa su un minutino e annuncia l’all-in per 35.000.
Tutti fold parola a me che gioco 26K. Sickeggio un po’, tanko il mio minutino e alla fine decido di giocarmi tutto.: folda il call caller, OR gira K-K e…Qui finisce il mio Main Event.”
Whinata con lieto fine
Poteva mica, uno come Andrea, lasciare la città in questa maniera?
“Ti dico la verità, solitamente Barcellona era l’unica trasferta dove facevo più. Ora proverò le ultime spade finali sperando di fare even…
Forse giocherò il 10K…Certo se continuo a durare 4 mani per torneo magari ci penso sù, ma nel caso venderei un po’ di action. Ora andiamo a fare il sat per il 25K, chissà…”
Ore 3:50 della mattina, al sottoscritto arriva un messaggio su Whatsapp con tanto di foto. Che il vento abbia cambiato direzione?
Se vi siete persi il racconto di Federico Petruzzelli nella mano giocata contro il pro di Stars Lex Veldhuis DATE UNO SGUARDO QUI.