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EPT Tallinn Day 1B – Grande prova di Andrea Benelli
TALLINN – Per parlare di questo torneo come quello del ritorno di Andrea Benelli ai livelli che gli competono, è ancora presto. Però finire il day1B dell’Ept di Tallinn con 84.500 gettoni come è riuscito a fare il toscano, è comunque un buon inizio sulla strada della “redenzione”.
Sia perché la media del centinaio di giocatori rimasti tra i 238 iscrittisi oggi è di poco superiore ai 60mila gettoni, sia perché Benelli, come ricorda lui stesso viene “da una stagione di Ept deludente con un solo day2 raggiunto”. Segui il blog in Diretta su ItaliaPokerForum
FLUKE Decisive, per lanciare Benelli nelle prime 20 posizioni di un chip count di giornata dominato dal “caldissimo” bosniaco Perica Bukara (210.600 chip) e dallo spagnolo Santiago Terrazas, due mani: quella del primo raddoppio da corto con Q-Q contro un avversario che ha “4bettato” ai resti Fluke in bluff con J-9 suited, e quella in cui con A-Q Benelli ha trovato un rivale che gli ha chiamato i resti con A-9 di cuori su board A-Q-9-7 con due cuori a terra (e river ovviamente bianchissimo, senza nove o cuori).
LA LITANIA Per il resto la giornata azzurra, iniziata con 22 iscritti e finita con soli 10 sopravvissuti, è stata caratterizzata da una lunga litania di eliminazioni. Mario Adinolfi, Dario Minieri, Fabrizio Ascari, Roberto Masullo, Michele Limongi, Luca Moschitta, Claudio Cecchi, tanto per ricordare alcune vittime di questa lenta erosione, se ne sono andati uno dopo l’altro nel corso del pomeriggio baltico passato quassù al sesto piano dello Swisshotel, senza che la giornata azzurra, Benelli a parte, riservasse particolari emozioni.
QUELLE SPORCHE ULTIME MANI Per entusiasmarsi, gioire e soffrire, abbiamo dovuto aspettare quelle sporche, ultime mani di giornata, chiamate come al solito dall’inappuntabile tournament director dell’Ept Thomas Kremser. In quei colpi, e qui cominciano le brutte notizie, abbiamo praticamente perso Carmelo Vasta, che ha imbustato sì 500 chip ma che difficilmente gli saranno utili per tentare l’impresa domani, dopo che nell’ultima mano l’avversario gli ha chiuso colore al river e lo ha lasciato solo con una chip e una chair.
E in quei colpi, e qui continuiamo con le brutte nuove, Rino Manni è stato colpito da quel diavolo di un coin flip, in cui lui non avrebbe nemmeno voluto infilarsi e che invece lo ha azzoppato ridimensionando a 21.300 chip uno stack che era ben superiore ai 75.000 punti. Sul raise utg a 3.100 di un giocatore solido infatti, l’azzurro ha scelto solo di appoggiarsi da piccolo buio con J-J, esponendosi però così allo squeeze da 8.200 del grande buio che ha armato il “4bet all in” dell’original raiser per 50.000 pezzi.
Rino ha pensato, ripensato, poi visto che il grande buio aveva solo 40.000 pezzi ha deciso di giocarselo, questo lancio di moneta, facendo passare il reraiser e giocandosi il colpo contro il quasi scritto A-K. Risultato: flop e turn bianchi, e “qui la rabbia – dice Rino – perché se quello non avesse 3bettato il piatto lo avrei vinto io al turn”, ma asso al river e da possibili 150.000 gettoni crolliamo allo stadio di short stack. Roba da non dormirci una notte.
QUEL MAGNIFICO SPRINT FINALE Meno male però che tutte le medaglie hanno due facce. E che quindi nelle ultime mani l’Italpoker ha trovato anche la “sculatissima” di Alessandro Meoni, che check-rilanciando all in con 3-4 su board A-J-4 contro il canadese Derek Lerner si è trovato sotto un treno contro A-10, pescando però un 4 al turn che domani lo farà tornare con 55.500 chip.
E che dire poi dell’ultima mano del solito, incorreggibile Nicolò Calia. Dopo essere diventato short stack perdendo un colpo A-A contro un opponent con K-Q che ha fatto scala al turn e si è ben fatto pagare al river, Calia ha cambiato marcia. Sempre a modo suo: stile “rock-tight” aggressive, spruzzato di effervescente e contagiosa simpatia. Prendete l’ultimo colpo di giornata.
Raise da utg+1 di un player francese che Nicolò ha già bluffato in precedenza, mostrando l’aria totale. Reraise dell’azzurro dai bui con K-K, call. Flop Q-J-8, check di Calia, bet del francese che è praticamente pari stack e call. Turn 3.
Lo schema è sempre quello, check, bet e call. A questo punto Nicolò, che ormai dietro ha sì e no tre quarti di pot da giocarsi, pensa: “Mi sa che sono indietro. Se esce il K al river punto per valore, e se esce il 10 trasformo la mia mano in bluff e vado all in. Potrei tranquillamente avere A-K”. River 10. All in.
E qui il francese entra in travaglio e inizia il simpatico show parlato di Calia, che alla fine convince al fold il transalpino e lo fa andare in delirio mostrandogli K-K, che non sarebbero stati buoni contro Q-J del rivale. “Che risate, ero cortissimo un’ora fa e invece domani tornerò con 49.900” chiosa Calia gioioso, strappando i sorrisi e i complimenti di tutto il tavolo.
Dite quello che volete, ragazzi, ma questo distinto signore di 55 anni che gioca, nel puro senso letterale del termine, coi ragazzini come fosse uno di loro, ci fa veramente impazzire.
LA LISTA Non dimentichiamoci però, degli altri italiani che dal day1B approderanno domani al day2 di questo Ept di Tallinn per unirsi ai nove azzurri qualificatisi ieri e guidati da Mauro Palazzo e Luca Pagano. Oltre ai già citati, hanno superato il primo giorno di gara anche Francesco Labate, 26.400, Carlo Bordogna, ben messo in chip con 71.000 pezzi, Davide Maglione, 59.200, Simone Falorni, 66.200, Alfio Battisti, 34.200, Alessandro De Michele, 24.400.
Le cartucce da sparare, le abbiamo. 56 giocatori andranno a premio. Visto che abbiamo portato il 10% dei 420 iscritti complessivi al torneo, speriamo di portare almeno sei giocatori itm. Sarebbe un bel risultato. Segui il blog in Diretta su ItaliaPokerForum
Dal nostro inviato a Tallinn (Estonia) Rudy Gaddo
Chipcount Italiani Day 1B
Andrea Benelli 84.500
Carlo Federico Bordogna 71.000
Simone Falorni 66.200
Davide Maglione 59.200
Alessandro Meoni 55.000
Nicolò Calia 49.900
Alfio Battisti 34.200
Francesco Labate 26.400
Alessandro De Michele 24.600
Rino Manni 21.300
Carmelo Vasta 500