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Sanremo Campionato Italiano PRO – De Nardi Leader, De Vivo Furioso e Lacchinelli spera nel titolo
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Sono sette i giocatori rimasti in corsa per la conquista dell’ultima tappa del campionato italiano pro di Sanremo, che si concluderà al Casinò della città dei fiori con il tavolo finale in programma a partire dalle 15. Sarebbero stati otto, se nell’ultima mano del day2 Francesco De Vivo non fosse stato eliminato da Alberto De Nardi con una situazione che ha scatenato non poche polemiche: il ligure mette nel mazzo la mano vincente, un tris di donne, perché convinto che Francesco sia buono con una scala che in realtà non ha, ma quattro avversari si sono accorti del suo punto e lo dichiarano, costringendo il direttore del torneo a intervenire recuperando le carte e decretando l’uscita di scena di De Vivo. Che non se ne dà per inteso e scatena il finimondo prima di arrendersi alla decisione di David Tarbet.
Poco male, anche grazie all’ultimo piatto di giornata – che farà ancora discutere a lungo, c’è da giurarci – l’avvocato Alberto De Nardi ha imbustato da chip leader i suoi 356.000 gettoni. Short stack invece Riccardo Lachinelli, con 40.000 sudatissime chip. La sopravvivenza del “Funambolo”, short per tutta la seconda giornata di torneo ma capace di tenersi comunque a galla, è importante perché lui è l’unico giocatore ancora in grado di superare Loris Grancini nella corsa al titolo assoluto 2008. Dovesse riuscire nell’impresa di vincere il torneo, riuscirebbe infatti a superare il rivale in graduatoria portando a casa la sponsorizzazione per i cinque main event del campionato italiano pro’ dell’anno prossimo: oltre, ovviamente, ai 43.000 euro della prima moneta cui però guardano speranzosi anche gli altri sei giocatori al tavolo.
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Non solo il citato De Nardi, ma anche Daniele “Anaconda” Amatruda, che ha chiuso secondo con 299.000, Claudio Cecchi, toscano dal gioco solido come la roccia e forte di 202.000 punti, Claudio Fontana, aggressivo e tosto con 123.000 punti, e il corto Fabrizio Marcialis, all’esordio in un torneo di questo livello e quindi già soddisfatto del piazzamento a soldi a dispetto dei suoi 48.000 gettoni. Dimenticavamo: c’e anche Giannino Salvatore, e con uno stack tutt’altro che trascurabile, 211.000 punti. Proprio lui, il leggendario “Kart”, con ancora 15 player attivi era diventato il dominatore del torneo chiamando con coppia di fanti un pesante reraise all in di Fabretti che aveva mandato on the road il 24enne romano pizzicato in bluff.
Chiamata azzardata, secondo molti, call geniale secondo Giannino. E anche secondo i fatti. Che alla fine, in questo gioco sono l’unica cosa che conta. Perché al tavolo le etichette e i pregiudizi stanno a zero. Contano solo carte, cervello e coraggio. E anche un pizzico di fortuna.
Rudy Gaddo