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Davidi Kitai flat-pusha da EP, Peffly esce due volte contro i Kappa
È opinione di molti che Davidi Kitai sia uno dei giocatori più talentuosi che un tavolo da poker abbia mai visto avvicinarsi ad esso. Il belga è stato protagonista di una carriera piuttosto proficua e più di un osservatore si è appuntato l’orario di inizio dei suoi tavoli finali trasmessi in streaming, per carpirne segreti e giocate da fantascienza.
Non è certo da fantascienza la giocata che ha tenuto sotto scatto Alex Peffly, inglese di belle speranze, che ha dovuto inchinarsi al flat-push di Kitai nella parte iniziale del Day 2 del £10,300 EPT High Roller.
L’antefatto
Il giocatore britannico non è stato molto fortunato al termine del Day 1, nella giornata dell’altro ieri, quando era seduto dalla parte sbagliata di un cooler che lo ha visto perdere la quasi totalità del proprio stack a favore di Sturm che lo uccellava con una coppia di Kappa contro le donne dell’inglese.
La mano va tutto sommato standard, visto che è il super aggressivo Christoph Vogelsang ad aprire da early position 2.500 a T1.000, quando sta per terminare il Day 1. Leo Sturm decide di 3Bettare a 5.400, originando la cold 4Bet di Alex Peffly da bottone per una size di 13.400.
Vogelsang esce dal colpo e Sturm per tutta risposta 5Betta All In per 83.600. Peffy, con uno stack superiore di sole 2.500, mette e si va allo showdown.
- Alex Peffly Q Q
- Leon Sturm K K
Il flop non promette nulla di buono per Peffly che si arrende al turn, drawing dead: A K 9 9 9.
Eliminato nella mano successiva, Pluffy è rientrato al Day 2 giocato nella giornata di ieri.
Kitai trappa tutti
All’alba del Day 2, quindi, Pluffy si ripresenta ai nastri di partenza e il tavolo non è esattamente ra i più morbidi, visto che, tra gli altri, c’è proprio Davidi Kitai.
Il livello di fine corsa per l’inglese è il numero 12, 1.000/2.000 Ante 2.000.
Lars Kamphues apre a 4.000 da Under The Gun, chiamato da Davidi Kitai alla sua diretta sinistra. L’azione viene proseguita da Peffly che questa volta agisce da Grande Buio e mette dentro 19.000 chips originando il fold Kampheus, in una dinamica che assomiglia alla mano del giorno precedente che vi abbiamo appena riportato.
Kitai non ci sta e le mette tutte per 82.000 complessivi, originando il call del suo rivale del quale, purtroppo, non viene riportato lo stack complessivo.
Di certo è inferiore a quello di Kitai, visto che al termine del colpo l’inglese abbandona la scena per la seconda e ultima volta.
Alla vista delle carte di Kitai, K K, Peffly si lascia andare ad un “Nooooo!”, riconoscendo in quella del suo avversario la stessa mano che lo ha bustato il giorno prima.
L’inglese si iscrive allo showdown con K Q e il board gli offre un incastro di scala che però non va a buon fine: J 9 5 Q e 9.