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IPO San Marino: Giudice super leader a 22 left, D’Alterio che sfortuna nel day 3
IPO San Marino raggiunge il suo final day.
Sono 22 i giocatori che completano un day 3 infinito e che ha visto qualcosa 278 eliminazioni per ridurre il field, anche alla luce del “Blackout” che ha costretto ad interrompere il day 2 nella serata di domenica.
Giovanni Giudice comanda nel count, mentre Luigi D’Alterio è fuori nelle battute finali della terza giornata e con tanti rimpianti per una mano davvero sfortunata. Chi vince porta a casa 220 mila euro.
Giornata senza gloria per gli azzurri al King’s, in tre diversi eventi che hanno assegnato altrettanti ring in terra ceca per le WSOP Circuit: dal final day del Mini Main Event, passando per quello del Fifty Stack e fino a raggiungere il PLO Bounty.
Vediamo nel dettaglio.
22 left a IPO
Il €550 IPO San Marino raggiunge il suo ultimo giorno di gara. Il problema che ha interrotto il torneo nel day 2 costringe ad una sorta di corsa contro il tempo nel day 3 e lo sarà anche oggi: da 22 a 8 left nella composizione del TV Official Final Table e poi fino all’assegnazione del titolo.
In 300 e tutti a premio hanno ripreso la corsa e come detto non c’è appello nella discesa che screma in maniera nettissima il corposo field. Lo sa bene uno come Luigi D’Alterio che per lunghi tratti domina la scena nella Repubblica del Titano, ma nel momento decisivo si vede voltare la spalle dalla Dea Bendata.
“Il-Giuglia” finisce ai resti con K-K in netto vantaggio su K-Q di Vasyl Palandiuk. Ma il player dell’Est pesca il coniglio dal cilindro e soprattutto floppa il trips di dame che manda in fumo i sogni di Luigi, in uno spot che lo costringe alla resa incondizionata. Per un volto noto che abbandona la corsa, ecco un altro nome pesante che si afferma.
E’ ovviamente quello di Giovanni Giudice che sfrutta nel migliore dei modi l’eliminazione del pericoloso connazionale e inizia a scalare posizioni nel count, fino a prendersi la prima posizione. Gestione perfetta della leadership, con annesse letture dei rivali che lo lanciano letteralmente in fuga al comando.
Imbusta 14.3 milioni, quando il rivale più vicino è Filippo Bechini che accumula 13.4 milioni. Dietro c’è il vuoto di fatto, con lo stesso Vasyl Palandiuk che si accomoda sul gradino più basso del podio a quota 10.2 milioni. Nella top ten c’è posto per Armando D’Avanzo (8.2M) e Simone Pascucci (5.2 M).
Proseguono l’avventura infine, Federico Martolini (3M), Matteo Abatino (2.2M) e Carmine Bevilacqua (935.000). I 21 players left hanno in tasca almeno 6.250 euro, con 220.092 bigliettoni ad attendere il primo campione IPO del 2023.
La top 10
- GIUDICE GIOVANNI 14380000
- BECHINI FILIPPO 13450000
- PALANDIUK VASYL 10225000
- POBIRCI VICTORREMUS 9910000
- DAVANZO ARMANDO 8265000
- MALASHEVSKI STOYAN 7800000
- CODA FABIO 7035000
- SAFTICH ANDREA 6550000
- PASCUCCI SIMONE 5295000
- MARRONE ANGELO 5240000
Senna miglior azzurro nel Mini
Il €250 Mini Main Event, alle WSOP Circuit, percorre il suo rettilineo finale. In 28, dei 3.553 paganti che hanno fatto registrare il record assoluto, sono tornati per la volata al titolo. Fra questi due italiani: Daniel Frenzelin e Francesco Senna. A Daniel spettava il compito più arduo, considerando la sua situazione di short stack e di fatto la rimonta non arriva.
Incassa 2.532 euro per la sua 25° piazza. Senna invece si tiene a lungo nelle zone di vertice del count, ma ad un passo dal tavolo finale, il player del Bel Paese molla la presa. Quattordicesima piazza per 5.099€ di ricompensa. Il trionfo finale è tutto per Alpen Traum: il tedesco sbaraglia la concorrenza e oltre a mettere alle dita l’ambito ring, riceve la prima moneta da 112.100 euro.
Il payout del tavolo finale
Miracoli va In the Money
L’evento#2 delle WSOPC completa il suo percorso. Il €660 Fifty Stack riprende da 62 left e con tre azzurri in corsa. Il montepremi di 169.290 euro viene spartito in 31 posizioni: cash minimo di 1.308 euro e prima moneta da 31.428 bigliettoni. Mancano la zona “In the Money” Vincenzo Cascone ed Enrico Campanile.
Supera invece lo scoppio della bolla Simone Miracoli, ultimo baluardo italiano sulla strada che porta al ring. Il nostro connazionale però si ferma al 26° posto, per 1.456 euro di ricompensa. Ring e la fetta più grande del montepremi finiscono dalle parti di Erik Borkvik. Il player norvegese non lascia nemmeno le briciole ai rivali e dopo aver battuto il lituano “Ac Milan” si issa sul gradino più alto del podio.
Il payout
Nicola Potenza sfiora il final table nel PLO
Assegnato anche il terzo ring alle WSOP Circuit. Il €400 PLO Bounty ha richiamato 131 giocatori, ai quali si aggiungono 51 re-entry, per un totale di 182 paganti. Determinato un montepremi che sfiora i 60 mila euro, vale a dire 10 mila in più dei 50.000 bigliettoni garantiti nel prize pool alla vigilia.
La zona “In the Money” è suddivisa in 20 posizioni e la ricompensa minima raggiunge 769€, con 14.197 euro destinati al primo classificato, assieme all’ambito anello. Nicola Potenza è l’unico azzurro che supera lo scoppio della bolla e il toscano si ferma ad un passo dal tavolo finale: decimo posto e ricompensa da 1.183€. Il trionfo finale è tutto per Marek Rous. Il padrone di casa è il terzo campione al King’s.