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il 27 Set 2010

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WSOPE 2010 – Baldassari al tavolo finale: “Sono il più forte, posso farcela”

WSOPE 2010 – Baldassari al tavolo finale: “Sono il più forte, posso farcela”

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Fabrizio Baldassari

LONDRA – Il suo tavolo finale lo giocherà domani e non a novembre. E il primo premio non sarà di 8,9 milioni di dollari ma solo, si fa per dire, di 830mila sterline. La grandezza dell’impresa di Fabrizio Baldassari però è quanto meno paragonabile a quella di Filippo Candio.

Perché se fra poco più di un mese il 26enne sardo giocherà il tavolo finale del Main Event delle World Series of Poker a Las Vegas, fra poco più di dodici ore il 30enne romano disputerà, seppur partendo da corto con 697.000 chip, il tavolo finale del Main Event delle Wsop Europe in corso di svolgimento al “Casino at the Empire” di Leicester Square, Londra.

Mica paglia, visto che tra i 346 iscritti a questo evento, buy in 10.000 sterline, c’erano tutti i pezzi grossi del poker mondiale. A cominciare da sua maestà Phil Ivey, uscito solo questo pomeriggio in 19esima posizione da un torneo che per larghi tratti aveva rischiato di distruggere.

Questo torneo aveva un field pazzesco, sono entusiasta di essere arrivato al tavolo finale ma credo di essermelo meritato – racconta il player sponsorizzato da Italypoker.it, che è uno dei pochi italiani davvero capaci di sedersi ai tavoli high stakes di Full Tilt per confrontarsi con Dwan, Ivey e compagnia -. Sono quattro giorni che gioco un poker perfetto, fatto di tanti bluff, tante letture e zero “sculate”.

Sono finito solo due volte ai resti in quattro giorni, e sempre senza rischiare proprio tutti i miei gettoni”. Una delle due volte oggi pomeriggio “quando, dopo aver mostrato un bel bluff in raise con Q-10 su board A-A-9, ho eliminato Hoyt Corkins che aveva A-Q quando io gli ho rilanciato sopra con K-K”.

Baldassari, come detto, domani ripartirà con 697.000 chip, ottavo in un chip count comandato da Dan Fleyshman con 1.946.000, e che comprende tra gli altri un osso duro come l’inglese Roland De Wolfe, partito oggi come short stack tra i 22 aspiranti al final table ma poi issatosi fino agli 1,3 milioni di chip che domani gli daranno l’occasione di impreziosire un palmares che in carriera gli ha già visto vincere, unico al mondo assieme a Gavin Griffin, un titolo Wsop, uno Wpt e uno Ept.

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Non temo neanche De Wolfe però, sia chiaro – dice Fabrizio -. Anzi te la dico tutta. Non temo nessuno in questo tavolo finale. Credo di essere il più forte di tutti i rimasti, ho studiato tantissimo il poker in questo anno e ci credo. E anche se magari mi manca qualcosina dal punto di vista della conoscenza delle dinamiche da torneo, visto che non ne ho mai fatti molti e avevo anzi deciso di non farne più perché ritengo che ci sia pochissimo edge per i giocatori bravi, penso di avere davvero una occasione importante domani”.

E poco male se nell’ultima ora di gioco d’oggi, subito dopo la pausa cena, Fabrizio si è perso per strada quasi mezzo stack sparando in semibluff su un avversario, Brian Powell, che invece aveva “topsettato” i suoi due re. “Forse mi sono appesantito troppo durante la pausa cena, e mi sono lasciato innervosire in quella situazione. Comunque pazienza, le chips per giocarmela le ho ancora – chiude “Baldo” -. Se domani vedo due carte e mi tengono, questo braccialetto lo vinco io”. Ogni promessa è debito. A domani, “Superbaldas”.

Londra, dal nostro inviato Rudy Gaddo

CHIP COUNT FINAL TABLE

Seat 1: Roland de Wolfe (1,377,000)
Seat 2: Marc Inizan (349,000)
Seat 3: Nicolas Levi (428,000)
Seat 4: Fabrizio Baldassari (697,000)
Seat 5: Brian Powell (842,000)
Seat 6: Dan Steinberg (1,520,000)
Seat 7: James Bord (1,331,000)
Seat 8: Ronald Lee (1,899,000)
Seat 9: Dan Fleyshman (1,946,000)

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