Wsope, vince Bord: Baldassari secondo “Ho fatto un errore in tutto il torneo e ho pagato”

LONDRA – Un errore. E’ bastato un solo errore a Fabrizio Baldassari, in un torneo per sua stessa ammissione “fin lì praticamente perfetto”, per perdere l’occasione della vita: quella di vincere un braccialetto Wsop al Main Event delle World Series of Poker Europe, andato invece all’inglese James Bord assieme alle 830.401 sterline della prima moneta.

Eppure così va la vita. Così vanno gli heads up. “Sono stato impaziente” racconta “Superbaldas” dopo aver concluso alle casse dell’Empire Casino di Londra le pratiche di ritiro del secondo premio, comunque 513.049 sterline. “Quando ero avanti nel testa a testa, 6 milioni di chip contro 3, non ho avuto la forza di pazientare e far valere la mia superiorità su Bord nel gioco uno contro uno.

E a un certo punto, dopo aver aperto da bottone e aver subito un suo controrilancio, l’ho messo ai resti con Q-8 di picche stimando di avere il 70% di folding equity. Purtroppo però l’ho trovato con A-K, e il board non mi è venuto in soccorso. Poi, rimessa comunque in piedi la partita, sono finito per giocarmi tutto con 5-5, e purtroppo l’ho trovato di nuovo pieno con 10-10. Anche stavolta niente aiuto dalle carte, e ho finito secondo. Sono arrabbiato con me stesso, perché ero superiore e potevo vincere il torneo”.

Invece, niente. Che alla cassa fa comunque circa seicentomila euro, ma anche tanta delusione per una vittoria mancata. E dire che il momento difficile nel suo tavolo finale, Fabrizio Baldassari sembrava averlo passato. Di rientro dalla pausa cena infatti, quando i player in gioco erano rimasti tre, Fabrizio stava per rimanere stritolato tra l’aggressività del corto del tavolo, proprio Bord, e quella del super-chip leader, l’americano Ronald Lee.

Pressato tra due fuochi, il romano trapiantato a Montecarlo aveva sbagliato i tempi di un bluff in bianco al river contro Lee, e si era ritrovato a propria volta nei panni del corto. Lì la situazione lo aveva portato a doversi affidare ad A-4 in all in preflop per provare a rimettere le cose a posto: ma dall’altra parte Lee gli aveva girato A-K. Tutto finito? Così pareva, ma un 4 benedetto al flop aveva rimesso in pista il 30enne romano sponsorizzato da Italypoker.it, mandando invece in tilt l’americano poi rimasto escluso dalla corsa nel volgere di manco un’ora, punito prima da una mano giocata magistralmente da Fabrizio che si è fatto pagare per i massimi con set di 5, e poi da un coin flip perso contro Bord con 5-5 contro A-K e re al flop. Dell’heads up, poi, si è detto tutto.

“Cosa cambia questo secondo posto nella mia vita?” conclude filosofico Baldassari. “Nulla ti dirò. Continuerò a giocare soprattutto cash, dove in un mese e mezzo giocando sulle opportunità ho fatto 800mila euro, e farò pochi, pochissimi tornei (tra cui l’Ept che inizia domani qui a Londra perché Fabri aveva promesso di giocarlo qualora si fosse piazzato tra i primi due qui all’Empire, ndr) perché credo che ormai ci sia pochissimo edge per i player più bravi”.

A parte che in tornei con strutture super-deep come queste Wsop Europe. Qui i più bravi, son saltati fuori eccome. O no, Superbaldas?

Londra, dal nostro inviato Rudy Gaddo