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WSOP 2023: Sestina azzurra nel day 1A del Main Event, il Pirata per abbattere la maledizione
E il grande giorno è arrivato.
Il $10.000 Main Event è decollato alla WSOP 2023, con il day 1A: il primo dei quattro round di qualificazione verso il doppio day 2. L’avvio sorride agli azzurri.
Sono sei i nostri connazionali che completano il giro di boa, in una giornata ricca di colpi di scena e di emozioni: Dario De Paz il migliore italiano, con Giuseppe Iadisernia in grande spolvero, mentre Max Pescatori cerca di abbattere la personale maledizione con il campionato del Mondo. Andrea Buonocore, Luigi Shehadeh e Alessandro Siena completano la sestina del Bel Paese.
Vediamo nel dettaglio, tra mani incredibili, big in copertina, campioni del mondo che sognano il bis e altro ancora.
Main Event: Siamo tutti De Paz
La lunga strada verso il bracciale più ambito delle WSOP 2023 è iniziata con il day 1A. Sei gli italiani che avanzano al day 2A, con Dario De Paz che parte a vele spiegate nel $10.000 Main Event: per lui 199.500 gettoni che valgono la 28^ piazza nel count di giornata. Alle spalle di Dario, ecco Giuseppe Iadisernia.
Il player italo-venezuelano mette assieme 92.900 pezzi, con Max Pescatori in scia. Il Pirata, quattro volte campione alle WSOP, ha un conto in sospeso nel Main Event dove spesso il sogno si è infranto quasi subito. Il milanese completa il giro di boa con 85.000 fiches e guarda con fiducia verso la seconda giornata.
Andrea Buonocore si mimetizza nella mischia, con 76.000 unità e attende l’attimo ideale per dare il primo importante strappo nel count. Più staccati Luigi Shehadeh e Alessandro Siena: Luigi riparte da quota 58.500 unità, mentre Alessandro lo troviamo con 43.000 fiches. Calma e gesso, la strada è davvero infinita, con tantissimo tempo a disposizione per recuperare terreno.
Main Event: Polk ruggisce, poker di campioni del mondo
Doug Polk ha iniziato alla grande le WSOP 2023, sfiorando il bracciale nei primissimi giorni nel torneo Heads up: secondo posto e tanta fiducia. In realtà lo streamer non si è visto molto nei giorni seguenti, almeno per quello che concerne gli eventi targati World Series. Come una sorta di riposa in vista del Main Event.
E proprio nel campionato del mondo, Polk ha subito iniziato con il piede giusto: ben 281.900 chips che lo collocano sulla quarta casella del count di giornata: il primo della classe è invece Yehuda Dayan. Il player israeliano è imprendibile nel Day 1A con 389.500 fiches, ma la strada è ancora lunghissima verso il più ambito dei bracciali.
Quel bracciale che è stato vinto da quattro giocatori e gli stessi giocatori superano in carrozza la prima giornata del Main Event. Un poker di campioni del modo, capeggiati dal vincitore dell’evento dei record del 2006 Jamie Gold (163.500), il trionfatore 2014 Martin Jacobson (154.600), l’iridato 2009 Joe Cada (115.100) e il campione 2020 Damian Salas (56.200).
Main Event: due mani infernali per Idan The One
Un main event che sembrava iniziato nel migliore dei modi nel primo livello, ma che si trasforma in un incubo nelle due ore successive per Idan The One. Il player israeliano parte forte, raddoppia quasi subito lo stack, prima di trovarsi per due volte con K-K in mano e sbattere sempre contro A-A di Ruben Correia.
Un primato negativo come non si era mai visto nel Campionato del Mondo e ovviamente i due cooler costano l’eliminazione a Idan che scoppia letteralmente in lacrime in disparte nella poker room, consolato dalla compagna. Una scena davvero commovente e che spiega bene anche lo stress del Main Event.
I Re tolgono, ma in qualche caso danno frutti assai proficui. Lo sa bene Gary Horn che vede la sua coppia di K trasformarsi in un poker sul flop A-K-K. Un bel colpo che diventa stratosferico nel momento in cui finisce ai resti vs Steven Piper che ha dalla sua A-A. Un full house che resta tale e soccombe davanti al Quads del rivale.
Main Event: i numeri del day 1A
Buona la prima a Las Vegas, per il $10.000 Main Event. Ben 1.100 paganti (dato ufficioso, ma molto vicino alla realtà) hanno preso parte al day 1A e supera di gran lunga, il numero di ingressi dello scorso anno sempre per il primo round. La sensazione che il record di paganti del 2006, con 8.773 unità possa finalmente cadere, dopo 16 anni di attesa.
L’unico a non sperarlo è il buon Jamie Gold, come ha commentato in maniera simpatica il vice-presidente delle WSOP Jack Effel, ma davvero può essere l’anno buono per segnare un nuovo clamoroso primato. Le WSOP 2023 stanno battendo tutti i record e superare la cifra del 2006 sarebbe la ciliegina sulla torta.
Una sorta di vita che riprende, dopo le difficoltà logistiche e non solo legate alla Pandemia per le edizioni 2020, 2021 e in parte 2022. Fatta questa premessa, restano tre day 1 da giocare e dunque come sempre bisogna attendere la fine del day 1D per fare un primo bilancio, senza dimenticare che la late registration resterà aperta per due livelli sia nel day 2A e nel day 2B.
Intanto sono 721 i giocatori che superano il primo sbarramento. Un bel plotone che riposerà nelle prossime tre giornate, per poi tornare carico come non mai nel day 2A.
La top 10
1 Yehuda Dayan Israel 389,900
2 Shota Nakanishi Japan 360,100
3 Hai-Chi Ho China 297,400
4 Doug Polk United States 281,900
5 Neville Endo Costa Brazil 275,000
6 Samuel Gagnon Canada 271,000
7 Todd Collins United States 250,400
8 Rick Mechammil United States 247,600
9 Christine Do Canada 237,300
10 Anirban Das 236,900
Photo by Pokernews.com