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WSOP 2023, i profili dei 9 finalisti del Main Event 2023: storie, vincite e curiosità
Il day off è il momento del riposo per i giocatori.
Ma anche il momento adatto per conoscere a fondo i 9 players che questa sera alle 23.00 italiane prenderanno posto al tavolo finale del $10.000 Main Event WSOP 2023.
Fra loro c’è Daniel Holzer, che prima di questa grandissima prestazione, forse era poco conosciuto al grande pubblico italiano: l’occasione ideale per approfondire le conoscenze sul tirolese.
Tante storie interessanti e non resta che analizzare ai raggi i finalisti. Vediamo nel dettaglio.
Seat 1 – Steven Jones – 90.300.000 chips (USA)
Steve Jones è stato uno dei più continui nel $10,000 Main Event WSOP 2023. Il 35enne di Scottsdale, in Arizona, è sempre rimasto nella top 300 del count, tra il day 1C e il day 4. Il momento più difficile forse è stato proprio alla fine della quarta giornata, quando ha imbustato appena 29 big blind.
Ma dal day 5 è stato un netto crescendo con l’apice raggiunto proprio nell’approdo al tavolo finale, dove il player a stelle a e strisce inizierà con il secondo stack in gioco. Non è il primo final table in carriera alle WSOP, visto che Steven nel 2018 ha chiuso al nono posto per 57 mila dollari nel Colossus e due anni fa ha raggiunto l’ottava piazza dell’evento Tag Team.
Insomma, 75 big blind per un giocatore ostico e che può mettere in crisi chiunque: in carriera dal vivo ha vinto oltre 270 mila bigliettoni.
Seat 2 – Juan Maceiras – 68.000.000 (Spagna)
Juan Maceiras è il figlio d’arte del tavolo finale. Suo padre è stato uno dei pionieri del poker online di inizio millennio: Juan Antonio “Vietcong01” Maceiras, un giocatore vincente e leggendario in quegli anni ruggenti. Quasi due decenni dopo, spetta al figlio Juan prendersi le luci della ribalta nella volata al titolo mondiale.
In realtà, il 39enne di La Coruna è un player molto conosciuto nel poker live: 1.1 milioni di vincite dal vivo, con il cash più alto ottenuto all’EPT Grand Final di Madrid nel 2011 per 467.532 euro. Da dodici anni a questa parte, l’iberico si è visto poco nel poker live, ma il ritorno è stato di quelli pesanti.
Entrato in gioco direttamente dal day 2D ha chiuso 85^ nel count. Già alla fine del day 4, ecco lo spagnolo sulla sesta casella: arretra in 49^ posizione alla fine del day 5, ma nella sesta giornata va a prendersi la seconda piazza e al termine del day 7, Juan è il leader a 15 left. Nel day 8 vive alti e bassi, per poi ottenere una sorta di via di mezzo, con la quinta casella al tavolo finale.
Seat 3 – Daniel Holzner – 31.900.000 (Italia)
Da Bolzano a Las Vegas ci sono il linea d’aria ben 9.379 chilometri. Ma, mai come questa volta la distanza è così ridotta per supportare Daniel Holzner verso il titolo mondiale. L’azzurro riparte con 27 Big Blind e dunque deve cambiare passo per ambire al bracciale che regala la gloria eterna.
E pensare che prima del Main Event, il tirolese aveva vinto appena 39 mila euro dal vivo, con il suo primo cash a Las Vegas in questa edizione delle World Series Of Poker: 652^ posto nel Millionaire Maker per 4 mila dollari. Il buyin del campionato del mondo è stato un regalo collettivo della famiglia e degli amici per il suo 30esimo compleanno.
Daniel ha ringraziato con una prestazione di spessore: spesso dovendo rimanere aggrappato con le unghie e con i denti, come è successo dal day 6 in poi. I fatti però danno ragione al player di Bolzano che in qualche modo ha saputo reagire e agguantare un posto al tavolo finale: riparte con il penultimo stack in gioco e almeno 900.000 dollari in tasca. Facci sognare Daniel!!!
Seat 4 – Adam Walton – 143.800.000 (USA)
Signore e Signori, ecco a voi il Chipleader. Nato a Seattle, Adam Walton si è trasferito giovanissimo a Las Vegas per intraprendere la carriera di giocatore professionista. Quasi sempre ai tavoli di cash game, si concede i tornei in occasione delle WSOP e sono 20 le bandierine piazzate in carriera, tra cui un 470^ posto nel Main Event 2018 per 33 mila dollari.
Complessivamente nei tornei dal vivo ha vinto quasi un milione di dollari, di cui 300 mila nelle World Series, ma il suo score più importante lo ha raggiunto nel WPT World Championship Series di Las Vegas: i 3 mila dollari di buyin hanno fruttato 283.072$ per la seconda posizione.
Il suo cammino nel Mondiale è stato segnato da alti e bassi nelle prime due giornate. Poi 25^ posto nel count alla fine del day 3, il quale migliora nel day 4 con la 17^ casella. Soffre nel day 5, ma già dal day 6 recupera, con settima e ottava giornata che lo consacrano definitivamente. Mette un solco netto con il resto della truppa e ha ovviamente il favore del pronostico.
Seat 5 – Ruslan Prydryk – 50.700.000 (Ucraina)
Ruslan Prydryk è il player che non ti aspetti, ma che in realtà scavando nel suo palmares capisci che non si tratta di una presenza casuale al final table. Il 42enne ucraino nelle WSOP ha un solo cash, prima di questo main event: nel 2011. In Europa però le sue vincite sono circa una ventina, 461 mila dollari incassati complessivamente.
Due risultati su tutti hanno segnato la sua carriera. Un picca vinta all’EPT Deauville nel €1.100 NLH Turbo e un secondo posto alle Russian Poker Series di Sochi: 21 mila bigliettoni incassati in Francia e il doppio in terra russa. C’è poi il suo cammino nel main event che fa capire la solidità del giocatore.
Prydryk fino al day 3 è rimasto nascosto nella mischia, ma dal day 4 ha letteralmente cambiato passo e abbastanza curiosamente, l’ucraino ha occupato la sesta casella del count alla fine del day 7 e sarà la stessa dalla quale inizierà al tavolo finale del Main Event.
Seat 6 – Dean Hutchison – 41.700.000 (Scozia)
Dalla Scozia con furore. Dean Hutchison ha iniziato a vincere nel 2010, ma il primo squillo di grande importanza è arrivato quattro anni dopo: il 37enne di Glasgow è stato profeta in Patria vincendo la tappa di Edimburgo dello UKIPT. Da quel momento la sua carriera è stata un crescendo fino a totalizzare 729 mila dollari di vincite.
EPT e WPT sono i due circuiti dove ha maggiormente vinto, mentre alle WSOP ha ottenuto 11 bandierine prima di questo Main Event. La sua preparazione a Las Vegas, in vista delle World Series è iniziata nel migliore dei modi, quando lo scorso aprile ha vinto 25.100 dollari, in un evento Deepstack da 600$ di buyin.
Nel campionato del Mondo, Dean ha cambiato passo a partire dal day 3. Mai nelle primissime posizioni, ma sempre in agguato in scia ai migliori, per poi dare la zampata decisiva nel corso del day 8, in cambio del pass per il tavolo finale. Riparte con il terzultimo stack, ma è un giocatore da temere per il resto della compagnia.
Seat 7 – Toby Lewis – 19.800.000 (Inghilterra)
Il giocatore più noto, ma anche quello con lo stack più piccolo della compagnia. Toby Lewis è un player che non ha bisogno di tante presentazioni: basti pensare che il 34enne di Eastleigh ha vinto oltre 8 milioni di dollari in tornei dal vivo nella sua carriera. Un dato che lo colloca come il più vincente dei 9 finalisti.
Il suo nome è salito alla ribalta nel 2009, quando contro ogni pronostico andò a prendersi la vittoria dall’altra parte del mondo: il Main Event dell’Aussie Millions di Melbourne, con 1.2 milioni di dollari a gonfiare le sue tasche. Da quel momento e per i 14 anni seguenti, l’inglese sarà sempre uno dei top players dell’intero globo: nel 2018 bis in terra australe, con il successo all’EPT Vilamoura nel 2010.
Nel Main Event in corso ha pagato dazio nel day 8, dopo essere salito in maniera vertiginosa nel day 7. Nell’ultima giornata, Toby ha faticato tantissimo e rischiando più volte di mancare l’appuntamento con la storia. In qualche modo agguanta l’ultimo tavolo, ma dovrà spingere come se non ci fosse un domani per recuperare terreno. Se raddoppia, sono problemi per tutti.
Seat 8 – Daniel Weinman – 81.700.000 (USA)
3.7$ milioni di vincite in carriera, un anello WSOPC, un bracciale WSOP 2022 e un titolo WPT. Basterebbero questi tre successi per inquadrare uno come Daniel Weinman. Da Atlanta, il 35enne professional poker player, insegue l’apoteosi, dopo essersi salvato con un cooler allucinante nel day 8.
La sua carriera è stata un crescendo dal 2010 in poi: ha sempre ammesso che il successo di Chris Moneymaker lo ha avvicinato al poker e in poco tempo, quello che sembrava un redditizio hobby è diventato un lavoro che ha concesso premi pesantissimi all’americano. Insomma, dopo Lewis è il più vincente dei 9 finalisti.
Dal day 2 la svolta nel suo Campionato del Mondo. Una presenza quasi fissa nella parte alta del count che si è cicatrizzata con la terza casella del count raggiunta a fine day 6. Un day 7 fra alti e bassi e poi come detto, l’ottava giornata a consacrare la sua presenza al tavolo finale: terzo stack in gioco e rivali avvisati.
Seat 9 – Jan-Peter Jachtmann – 74.600.000 (Germania)
Jan-Peter Jachtmann sogna di essere il quarto tedesco della storia a vincere il Main Event WSOP: sarebbe il terzo squillo per la Germania, nel giro di cinque anni, dopo i trionfi di Hossein Ensan nel 2019 e di Koray Aldemir nel 2021. Insegue il secondo bracciale in carriera, il teutonico, dopo quello vinto nel $10,000 Pot-Limit Omaha 11 anni fa, per 661 mila dollari.
Quello score resta il più alto di sempre nella carriera del 55enne di Amburgo, il più longevo fra i finalisti. Nella vita di tutti giorni si occupa di Marketing e Pubblicità, ma la sua grande passione resta il poker che dal vivo lo ha visto incassare quasi due milioni di dollari. Un altro player da prendere con le molle.
Il suo Main Event, ha avuto ben tre fasi diverse. Il buon avvio nelle prime due giornate, una frenata netta nel day 3 e nel day 4, prima di spiccare il volo dalla quinta giornata. Il day 7 lo ha chiuso da terzo e 24 ore dopo si assicura il passaggio al tavolo finale, con il quarto stack in gioco.
Il count ufficiale
- Adam Walton 143,800,000
- Steven Jones 90,300,000
- Daniel Weinman 81,700,000
- Jan-Peter Jachtmann 74,600,000
- Juan Maceiras 68,000,000
- Ruslan Prydryk 50,700,000
- Dean Hutchison 41,700,000
- Daniel Holzner 31,900,000
- Toby Lewis 19,800,000