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Inferno e ritorno per Kayhan Mokri, ITM al 25k dell’EPT con 2,2 blinds!
La storia universale dei tornei di poker e la letteratura che l’ha coperta fin dai suoi albori, è piena zeppa di clamorose rimonte che hanno fatto felici i, qualche volta eccessivi, fruitori della frase “A chip and a Chair“, quella piccola litania che serve a marchiare quelle che sono le epiche risalite da uno stack risicato, fino al piazzamento o addirittura alla vittoria finale.
L’inferno a 2,2 Big Blind
Solitamente questo tipo di imprese viene riservato ai giocatori che partecipano a tornei coperti dai blog di tutto il mondo, anche perché, se così non fosse, sarebbe difficile venire a conoscenza di quelle che sono le dinamiche che le hanno caratterizzate. Così è stato per la rimonta di Kayhan Mokri, che al primo €25.000 One Day giocatosi ieri all’EPT di Barcellona, era rimasto con gli spiccioli della merenda per la quale, dopo averla acquistata, non avrebbe nemmeno ricevuto resto.
Siamo al livello numero 14, a bui 5.000/10.000 Ante 10.000, Mokri ha appena pagato due raddoppi dei suoi avversari e, da uno stack di circa 40 Big Blind, a una decina di players left dai premi, si è ridotto a meno di 10x, uno stack che lo mette tra i papabili che usciranno senza passare alle casse.
Il tutto viene peggiorato dall’ennesimo showdown a lui sfavorevole, che lo vede pagare ulteriori 3 BB a Quan Zhou, che pusha da UTG con K J e trova il reshove del norvegese da bottone con A 6. Il cinese trova un J al flop e scende sotto la soglia dei 6x, adesso lo short del torneo.
Una rimonta epica
Rimasto con 22.000 gettoni e con la necessità di pagare Big Blind e Ante, Mokri deve mettere forzatamente con 7 5 in BVB sul rilancio di Ladva che si isola con A K su un limp arrivato da Cut Off.
Il norvegese si salva miracolosamente su questo board 7 A 2 K J e sale a 5 BB circa.
La svolta che fa riprendere colore al pallido viso del giocatore nordico, avviene qualche mano dopo, quando Mokri pusha da bottone per 49.000, chiamato da colui il quale vincerà poche ore più tardi il torneo.
Il norvegese le mette tutte con A 7, callato dal brasiliano con K 8 e il board non cambia nulla. Adesso Mokri gioca con 10x che ad un torneo come questo cominciano ad essere uno stack giocabile.
Tavolo finale ancora in the trouble
Seat | Player | Country | Chip Count | FT Big Blinds |
---|---|---|---|---|
1 | Eduard Barsegyan | Russia | 125,000 | 13 |
2 | Ottomar Ladva | Estonia | 172,000 | 17 |
3 | Timothy Adams | Canada | 675,000 | 68 |
4 | Felipe Ketzer | Brazil | 1,000,000 | 100 |
5 | Bruno Volkmann | Brazil | 76,000 | 8 |
6 | Kayhan Mokri | Norway | 113,000 | 11 |
7 | Erik Seidel | United States | 207,000 | 21 |
8 | Lei Yu | China | 85,000 | 9 |
Questa che avete appena letto è la situazione allo start del final table, quando comincia un’altra litania, quella della bolla a tre left.
Mokri è tra i più corti al tavolo con 11 BB, ma esce subito Erik Seidel e si rimane in 7. Mokri è di nuovo ultimo in chips, ma tiene botta fino a quando Ladva apre da bottone e lui chiama da BB a 24.000 con 10x davanti sul nuovo livello 6k/12k/12k. Sul flop K 9 K, Mokri check-raisa a 25.000 sulla cbet del suo avversario a 12.000 e porta a casa un piatto che lo fa tornare a 15x.
In bolla piena Mokri gioca con 235.000 a T.20.000 da BB con A 9 e Ketzer, con circa il doppio del suo stack, prima gli chiede quanto ha e poi, da Small Blind le mette tutte ricevendo lo snap call del norvegese. Ketzer mostra 10 4 e il board lo condanna a pagare il raddoppio di Mokri che adesso tranquillo con 23x davanti.
Sarà proprio Mokri a far scoppiare la bolla, spedendo fuori dal torneo Timothy Adams che apre a 125.000 da CO e viene chiamato da Mokri da bottone, i due vanno ai resti su K J J e la mano del norvegese, K 10 rimane buona fino al river su quella del canadese, A 8.
Per il giocatore nordico un quarto posto da €79.000.
Foto in homepage: Kayhan Mokri courtesy PokerStars & Manuel Kovsca