Quelli che…vengono all’EPT Vienna ma non giocano: Massimo Di Cicco

VIENNA – Per 35 italiani che giocano un Ept come quello di Vienna, 7 ieri in occasione del day1A e 28 oggi per il day1B, ce ne sono altri che fino in Austria sono arrivati, ma il Main Event dell’European Poker Tour poi non lo hanno giocato.

E’ il caso, ma questa non è una sorpresa, di un giocatore di punta del movimento azzurro come Dario Alioto, che da tempo ha scelto di preferire le tappe Ept non tanto per i ricchi tornei da 5.000 e più euro ma quanto per i side event di omaha e mixed games e per le interessanti partite cash che si sviluppano a margine del torneo e in cui il capitano del team Sisal ritiene di avere ben maggiore edge sugli avversari.

Ma l’esempio di “Ryu” è stato ben presto ripreso dal suo compagno di team Maurizio Guerra, che a dispetto del titolo europeo di Omaha recentemente vinto non lontano da qui a Baden, ha comunque preferito venire a Vienna per tentare, invano, un satellite e poi dedicarsi a ben più proficue partite di cash game.

E come loro ha saltato ha saltato a piedi pari il Main Event anche Massimo Di Cicco, che pure vanta in carriera un secondo posto all’Ept e un terzo posto ad un Ipt e quindi rispetto alla media dei player azzurri potrebbe a buon diritto ritenersi “coperto” per giocare tornei da simile buy-in.




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“In realtà però io – spiega il runner up dell’Ept di Praga 2008 – ho da tempo deciso di fare questi tornei solo provando a qualificarmi attraverso il satellite. Qui a Vienna mi è andata male, e allora ho deciso di saltare l’evento (per cui figurava erroneamente nella lista degli iscritti, ndr) per dedicarmi invece a qualche partita di cash game. Credo infatti che il bankroll sia fondamentale e che non tenerne conto sia il più grave errore che un giocatore di poker possa fare. Errore che diversi, sia in Italia che all’estero, sembrano invece continuare a fare”.

Rudy Gaddo