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Aussie Millions 2009
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Si è conclusa la sesta edizione dell’Aussie Millions, il più grande evento pokeristico australiano, che aveva preso il via, nelle sale del Crown Casino di Melbourne il 9 gennaio (escludendo le cinque giornate precedenti dedicate ai tornei satelliti di qualificazione).
Ben 18 tornei disputati (quasi tutti previsti sulla lunghezza dei due giorni) e, escluso il Main Event, tre sono stati gli eventi di maggiore rilievo: un torneo ricco di taglie NL Hold’em $1,500+150 (dollari australiani) il 16 gennaio; l’H.O.R.S.E. da $10,000+200 del 24 (vincitore Jarred Solomon) e lo speciale high roller No-Limit Hold’em Challenge da $ 100,000+500 di buy-in il 18 gennaio, un evento di gran richiamo per i nomi più importanti del poker mondiale (Howard Lederer, Erick Lindgren e John Juanda ne sono stati gli ultimi tre vincitori).
Quest’ultimo torneo si contraddistingue non solo per avere il più alto buy-in registrato al mondo (i 100mila dollari australiani sono pari a circa 65mila dollari USA), ma anche per una particolare formula che lo rende senza dubbio spettacolare: 100.000 chips di partenza e 30 secondi per prendere una decisione, ma la novità sono stati i tre speciali bottoni, grazie ai quali poter fermare il tempo ed avere ogni volta 30 secondi in più per poter agire.
Phil Ivey, Gus Hansen, Chris “Jesus” Ferguson, Patrik Antonius tra gli appena 23 giocatori presenti allo shuffle up and deal dell’evento numero 8 in programma al Crown Casino, ma vincitore è stato il pro David Steicke da Hong Kong.
Protagonista dei 17 giorni di poker australiano è stato però l’atteso Main Event, buy-in $10,000+500 che ha preso il via il 19 gennaio con 681 giocatori iscritti, un numero di tutto rispetto ma che non ha superato, come sperato dagli organizzatori, il record di presenze (780) registrato lo scorso anno.
Divisi in tre distinti Day 1 (191 al day 1 a, 202 day 1 b e 288 day 1 c), con una dote di 20.000 chips e affrontando livelli differenziati, ovvero di 90 minuti per i day 1 e di 120’ per i successivi, solo in otto sono riusciti a sedere al finale table, dove hanno iniziato a sentir l’odore dei 2 milioni di dollari australiani in palio per il primo (nel 2008 il russo Alexander Kostristyn se n’era aggiudicati 1.650.000)
Nessuno dei “soliti noti” del poker internazionale ha avuto fortuna in questo evento australiano e molti sono stati eliminati proprio nei primi giorni di gioco: Chirs Ferguson, il campione in carica Alexander Kostritsyn, Eric Seidel e Tony Dunst sono tra gli eliminati del day 1 b; Tom durrrr Dwan (entrato in partita dopo diverse ore, quando il suo stack si era ormai quasi dimezzato arrivando a 11.050 per lo scorrere dei livelli), Jennifer Tilly e Gus Hansen sono invece tra le vittime illustri dell’ultimo dei tre day 1.
Una coppia di regine ha tinto di rosa il Day 2: sono le giovanissime giocatrici del Betfair poker team Annica Ivert ed Annette Obrestad che, rispettivamente prima e seconda al chipcount a fine giornata, lasciavano ipotizzare la presenza al tavolo finale. Sogni di gloria infranti con il 21esimo posto di Annette e l’11esimo di Annica; quest’ultima degna vincitrice, se ci fosse stato, del premio “knock out” per l’enorme numero di avversari eliminati.
Ci sono voluti 7 giorni serrati di gioco per veder prender forma il tavolo finale e appena 13 minuti di heads up per decretare il “degno” vincitore del Main Event 2009: Stewart Scott che, con la sua coppia di assi, entrerà nella storia della manifestazione come primo australiano a vincere l’Aussie Millions.
Ecco la classifica del tavolo finale con relativo payout:
1° Stewart Scott 2,000,000 AUS$
2° Peter Rho 1,000,000 AUS$
3° Elliot Smith 700,000 AUS$
4° Rajkumar Ramakrishnan 400,000 AUS$
5° Sam Capra 300,000 AUS$
6° Zach Gruneberg 210,000 AUS$
7° Richard Ashby 150,000 AUS$
8° Barny Boatman 100,000 AUS$