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WSOP 2012 – Max Pescatori OUT in bolla! “Aggredisco i tornei piccoli e le varianti”
Ha già due braccialetti, ma non gli bastano: Max Pescatori anche quest’anno scende in campo alle World Series Of Poker in cerca del terzo titolo mondiale!
Il capitano del team di GD Poker rappresenta un vero e proprio status symbol italiano a Las Vegas. Lo ricordiamo al tavolo con una maglia azzurra della nazionale italiana di calcio, qualche giorno fa invece aveva quella del Milan. Oggi ha partecipato all’evento #5, il Pot Limit Hold’Em da 1.500$, ma si è fermato ad un passo dalla zona premio, quando quasi in bolla con 30BB finisce ai resti con KK e trova AA. Max parla del suo programma per queste WSOP 2012: aggredire i tornei delle varianti con i buy-in bassi per aumentare le possibilità di arrivare in fondo al torneo.
“Quest’anno giocherò tanti eventi piccoli perchè sono frequentati da tanta gente che li gioca “tanto per”, e mi sto riferendo agli eventi Mixed, quel genere di giochi “strani” per l’Italia”, spiega Il Pirata Italiano, “Cercherò di concentrarmi su questo tipo di eventi perché, se dovessi riuscire ad arrivare negli ultimi tre o quattro tavoli rimasti, per l’esperienza che ho avuto in questi anni so che sarà in gioco ancora tanti giocatori poco esperti su cui ritengo di avere molta edge”.
L’esperienza a cui Max fa riferimento probabilmente non ha eguali nella nostra nazione, lui è infatti uno dei pochi italiani ad aver giocato le WSOP quando ancora si tenevano al Binion’s Horseshoe: “Da quando le WSOP vengono giocate al Rio, sono diventate una vera e propria macchina da soldi, dalle sigarette che costano tantissimo a tutto quello che ci gira attorno”, però aggiunge, “Devo dire che lo spazio è ampio, all’Horseshoe non c’era spazio fra i tavoli, adesso invece i tornei vengono disputati in queste sale grandissime, hanno fatto un ottimo lavoro, non c’è che dire!”
Chi ha visto e vissuto Las Vegas e le sue WSOP in questi anni dovrebbe percepire la crisi economica, che però, a detta di Max, non sta toccando i campionati del mondo, anche a causa del Black Friday: “Non mi sembra che ci sia crisi nel poker, non vedo un calo di affluenza anzi, col fatto che negli USA il poker online è stato limitato, molti giocatori si sono riversati nel live: c’è qualcuno che non si qualifica, ma direi che c’è stato addirittura un aumento dell’affluenza che è rilevante se consideriamo i tanti tornei live che vengono organizzati, rispetto agli anni passati dove le WSOP potevano essere l’unico evento importante in questo periodo”.