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Main Wsop, dieci italiani a soldi e Candio non smette di sognare
LAS VEGAS – La giornata non è stata delle più facili, con gente come Sam Farha e Cristian Harder al suo tavolo. Filippo Candio però non si è fatto intimidire. Ed è riuscito a chiudere il day4 del Main Event delle World Series od Poker, quello dello scoppio della bolla e dei soldi sicuri in tasca per 747 player, con 939.000 chip.
Poche per essere ancora nella top ten di fine giornata – visto che davanti al sardo oltre al chip leader Tony Dunst (1.546.000) ci sono pure diversi pezzi grossi come Phil Galfond (1.392.000), Theo Jorgensen (1.340.000), e Johnny Chan (1.159.000) – ma ottime se confrontate alla media dei 574 sopravvissuti, 382.526.
httpv://www.youtube.com/watch?v=Lr6A5-Ita0s
IL “DECA” Peccato che, eccezion fatta per l’italo-svizzero Gianni Direnzo, che ha finito con 422.000, gli altri sei azzurri ancora in corsa siano tutti al di sotto, di questa media. Flavio Ferrari Zumbini ha chiuso a 276.000, l’immortale Nicolò Calia a 237.000, Giovanni Rizzo a 220.000, il pro di Gdpoker Gianluca Speranza a 203.000, Alessandro Pompei a 163.000, e il pro di Sisal Paolo Giovanetti a 61.000, ma dopo essere però crollato a 2.000 (due ante…) dopo aver perso un colpo A-J contro A-K.
Non torneranno domani per il day5 invece, nonostante siano stati due dei nove italiani andati a premio in questo main Wsop 2010, il pesarese Roberto Stamerra, fuori 745esimo per 19.263 dollari, e Amerigo Santoro, che nell’ultimo colpo di giornata è finito ai resti al flop su piatto da lui controrilanciato in posizione con Q-Q contro un rivale che su board 9-7-3 con due fiori aveva “topsettato” il suo 9-9. Altri cu…, scusate, fondoschiena.
httpv://www.youtube.com/watch?v=tc3ajFFJHrg
“ERO STATO PIU’ SU” Filippo Candio non è raggiante come ieri, oggi che è finito il day4. Però è tranquillo. “Come? Chan ha finito a 1,1 milioni? Beh, io ero stato anche a 1,2 milioni” sorride. “Comunque oggi – aveva confidato durante la fase della bolla “Drive On” – sono stato contento di come mi sono sentito. Abbastanza tranquillo rispetto ai giorni scorsi. La verità è che soffro un po’ la lunghezza di questo torneo. Non è che dorma sempre benissimo la notte. Siamo alla fine del day4 e c’è ancora tanta strada da fare”. Speriamo di sentirci un po’ meglio anche domani, allora.
“TAVOLO IMPAZZITO” Per Giovanni Rizzo, giocatore di PartyPoker.it, invece, paradossalmente la giornata oggi si è fatta difficile dopo lo scoppio della bolla. “Il tavolo è letteralmente impazzito, complice forse una struttura che fino agli ultimi due livelli di oggi aveva retto alla grande ma poi, con ante 1.000 e bui 3.000-6.000, ha forzato tutti a rubare moltissimo.
E’ anche per questo che in un pot contro un rivale che mi copriva e che sapevo solido ho forzato una 5bet con J-J per poi passare sul suo push. Comunque sono contento d’aver passato.
Mi ha confidato d’aver avuto K-K e gli credo. E poi comunque ora ho ancora lo stack per giocare, anche se non sto proprio comodissimo”.
L’HIGHLANDER Ormai lo chiamiamo così, Nicolò Calia. Solido come una quercia, il 55enne romano d’adozione, di fatto un habituee degli itm all’Ept, stavolta ha scelto Las Vegas per piantare la sua immancabile bandierina.
E dopo una giornata da cortissimo ha pure trovato un double up “pushando” con 8-8 un pot controrilanciato da un rivale che ha girato A-K e non ha legato. “Mi sentivo che quei due dovevano avere A-Q e A-K, e allora me la sono giocata. Mi è andata bene e, incredibile, siamo ancora qui” se la ride con la sua solita, contagiosa allegria, il buon Calia.
DUELLO FRATRICIDA Raddoppio a fine giornata anche per Gianluca Speranza. A pagare il conto al pro di Gdpoker, purtroppo, un altro italiano, Alessandro Pompei. “Apre lui 18.000 – racconta l’aquilano – io spingo resti per 100.000 con A-J, lui chiama con 8-8. Fante al river e siamo sopra le 200.000”.
“Come se non bastasse – aggiunge Pompei – prima di finire questa giornataccia mi sono trovato a perdere un colpo in cui su un raise 15.000 seguito da un call, ho mandato i resti da bottone con 10-10 trovando però un corto nei bui con Q-Q”.
Tranquillissimo, quasi serafico verrebbe da dire, Flavio Ferrari Zumbini, che però abbiamo colto sorridere felice come un bambino nelle emozionanti fasi della bolla.
httpv://www.youtube.com/watch?v=ereEICv2Iqk
Fasi a cui, loro malgrado, non sono arrivati Salvatore Bonavena, Emanuele Rugini, Cristian Busi, Alioscia Oliva, tutti out nel primo pomeriggio.
Las Vegas, dal nostro inviato Rudy Gaddo